L’Udc martinese accusa «gravi preclusioni ai poteri dei consiglieri comunali» e «mancato rispetto delle regole sulle commissioni che escludono dal processo decisionale». Il gruppo composto da quattro consiglieri, Bello, Fumarulo, Basile e Chiarelli, denuncia il mancato rispetto delle regole sulla convocazione periodica delle commissioni e la mancata partecipazione dell’opposizione.
La richiesta
Il gruppo ha presentato un’istanza formale al segretario generale e al presidente del Consiglio comunale, Giovanni Basta, chiedendo che vengano adottati provvedimenti immediati. «Non ci è consentito svolgere i nostri compiti di iniziativa e controllo» dichiarano i consiglieri Udc che aggiungono «senza le riunioni delle commissioni, la nostra funzione di verifica e proposta viene sistematicamente impedita».
La replica
Il presidente del Consiglio ha invitato i presidenti delle commissioni a rispettare la convocazione mensile, proponendo persino di stabilire un giorno fisso per ogni commissione. Per l’Udc, tuttavia, «tale richiamo rischia di rimanere solo un invito formale, privo di effetti pratici». «Senza un meccanismo di controllo rigoroso – spiegano i quattro – la mancata convocazione delle commissioni resterà impunita e si perpetuerà a danno dell’opposizione e della trasparenza amministrativa». Per l’Udc La mancata convocazione delle commissioni appare una strategia per ridurre lo spazio di azione del ruolo di controllo dell’opposizione e limitare la sua capacità di vigilare sull’operato della Giunta.