Attrattività della città e destagionalizzazione del turismo sono solo alcuni dei possibili usi delle risorse ricavate dalla tassa di soggiorno. Tre milioni e mezzo di euro accumulati nei primi nove mesi dell’anno, tra gennaio 2024 e settembre, che saranno impegnati per integrare, e non sostituire, le risorse già destinate allo sviluppo del capoluogo pugliese. Se ne è discusso ieri nell’ambito dell’incontro del comitato di indirizzo per l’applicazione dell’imposta di soggiorno organizzato a Palazzo di Città.
Gli utilizzi dei fondi
«Rimane fuori l’ultimo trimestre dell’anno – ha spiegato Raffaella Altamura, presidente Confesercenti Bari – che sarà oggetto di una valutazione successiva, a inizio 2025. In rappresentanza delle associazioni di categoria ha manifestato la volontà di confermare le linee di indirizzo che aveva già specificato in precedenza». Tra queste l’organizzazione di eventi culturali incentrati sull’identità nicolaiana della città, un palinsesto di eventi volti alla destagionalizzazione del turismo che occupino i mesi compresi tra novembre e aprile, ovvero quelli in cui il flusso di visitatori a Bari subisce un decremento. Tra i possibili utilizzi dei fondi rientrano anche iniziative mirate a intensificare i servizi di trasporto, le attività di pulizia e decoro urbano, sopratutto nelle aree a forte vocazione turistica come il lungomare, il quartiere Murattiano e il centro storico. «Una quota potrebbe essere investita per la raccolta porta a porta delle utenze non domestiche – aggiunge Raffaella Altamura – quindi ristoranti, alberghi, locali. Una voce che il Comune dovrà già attivare, ma che ha un costo molto alto e si è deciso di sostenere anche con una parte di introiti della tassa di soggiorno». Tema di discussione è stata anche la Bari Guest Card, un progetto finanziato da Camera di commercio e Comune di Bari in programma per il 2025.
Le criticità del settore
«Il confronto è stato finalizzato anche a individuare alcune criticità del sistema – è spiegato in una nota – Tra queste, le più rilevanti appaiono il deficit del sistema trasportistico, l’insufficienza quantitativa del numero di posti letto nel segmento business (specie in alta stagione) e la situazione del decoro urbano nelle zone maggiormente frequentate dai visitatori. Si tratta di criticità sulle quali appare opportuno il coinvolgimento di altri interlocutori, specie a livello regionale. Con riferimento in particolare al turismo leisure, finalizzato cioè allo svago, i rappresentanti del settore extralberghiero hanno assicurato la massima collaborazione con il settore dei controlli, assicurato dalla Polizia annonaria, per contrastare alcuni fenomeni distorsivi determinati dalla esplosione delle locazioni brevi». Coerentemente con queste linee di indirizzo, la Giunta comunale determinerà nei prossimi giorni una prima ipotesi di distribuzione delle risorse accumulate nel primo anno di applicazione della tassa di soggiorno, così da consentire la programmazione e l’avvio della spesa.