Costa Sud, Nodo Verde, lungomare di Bari Vecchia e ora anche la rimozione degli impianti filoviari. Il capoluogo pugliese è un vero e proprio cantiere a cielo aperto, con una serie di interventi già in corso e altri che partiranno a breve. L’obiettivo? La riqualificazione della città e l’ammodernamento dei servizi.
Il progetto Costa Sud
Il progetto Costa Sud prevede la riqualificazione delle aree collocate a sud-est di Bari. Ieri sono partiti i lavori per il secondo dei sei lotti, motivo per cui la ripartizione Ivop ha disposto il restringimento della carreggiata stradale su via Giovanni Di Cagno Abbrescia, nel tratto compreso tra la Fermata Ferroviaria Bari-Torre Quetta e il canale e l’istituzione del limite di velocità a 30 chilometri orari, un’ordinanza che resterà in vigore fino al 30 novembre 2025.
È dal 30 settembre, invece, che Torre Quetta non è più accessibile al pubblico. Una chiusura anticipata della spiaggia cittadina per consentire i lavori del progetto, in parte già avviati: lungo ben sei chilometri, quello del litorale sud diventerà, una volta ultimati gli interventi, il più grande parco costiero d’Europa. Il progetto è finanziato con 75 milioni di euro di fondi complementari al Pnrr e doterà il capoluogo pugliese di una vasta area verde che si estenderà lungo la litoranea, dalla spiaggia di Pane e Pomodoro a San Giorgio, e sarà destinata ad attività all’aperto, sport e tempo libero. Il cronoprogramma prevede il completamento dei lavori di tutti sei i lotti entro il 2026.
Il Nodo Verde
Novità riguardano anche l’ambizioso Nodo Verde, che prevede il restyling della stazione centrale di Bari: un progetto che cambierà il volto della città e darà vita a una nuova connessione tra i quartieri del capoluogo. Gli interventi, però, non saranno più finanziati esclusivamente dal Piano di ripresa e resilienza: da un lato ci sono gli lavori su piazza Moro e dall’altro quelli al di sopra dei binari, che non saranno più realizzati nell’ambito del Pnrr ma bensì attraverso i fondi messi a disposizione da Rfi. Degli oltre 140 milioni di euro destinati originariamente all’opera, infatti, solo 10 milioni e 400mila euro verranno destinati alla pedonalizzazione di una parte della piazza, i cui lavori dovrebbero partire entro fine gennaio, e alla riqualificazione della Casa della cittadinanza, all’interno dell’ex caserma Rossani. A segnare l’inversione di rotta è stata l’impossibilità di completare gli interventi relativi alla realizzazione della grande piastra verde sopraelevata entro marzo 2026, come invece previsto dal piano del Pnrr.
Gli interventi in città
Parte invece oggi la rimozione degli impianti filoviari dismessi. Ieri la pubblicazione dell’ordinanza con cui la ripartizione Viabilità istituisce temporaneamente, nelle ore notturne, un divieto di sosta con zona rimozione forzata e chiusura al transito veicolare lungo via Ravanas. Gli interventi si sposteranno poi su via Crisanzio prima di completare l’intero quartiere Libertà. Dopo la pausa per le festività natalizie, il cantiere ripartirà da Madonnella, da piazza Sant’Antonio e corso Cavour. Toccherà poi a via Capruzzi e ai quartieri Picone e Carrassi. L’intero appalto è da 600mila euro da spendere in tre anni.
Sono invece in direzione d’arrivo i lavori che stanno interessando parte del lungomare di Bari Vecchia e contestualmente stanno per partire le lavorazioni sulle barriere contenitive della zona perdonale del lungomare. Lavori finalizzati alla realizzazione di un nuovo sistema di protezione della costa, con una scogliera antistante il molo che ingloberà due delle cinque barriere già esistenti.