Lascia le considerazioni alla rete don Ignazio Pedone, parroco della chiesa del Buon Consiglio a Cerignola, una parrocchia adiacente all’accampamento abusivo dei migranti stagionali su via Santo Stefano, a ridosso della direttrice per Melfi: «Concludere la giornata con un’aggressione da parte di uno straniero pieno di alcol all’interno dei locali della Parrocchia, non è proprio il massimo. Purtroppo la pattuglia della Polizia, che ringrazio per l’intervento, è arrivata in ritardo. Dalle foto potete vedere quello che hanno lasciato all’interno del cortile adiacente a via Melfi. Ci è mancato poco per finire in ospedale. Ma io mi chiedo, possiamo assistere a questo scempio? Ogni anno sappiamo che arrivano gli stagionali ma la situazione è recidiva, ogni anno la stessa storia. Chiediamoci perché? Cosa non funziona?», si chiede il sacerdote. Ed è proprio lì che si sono create le condizioni più critiche di un disagio che nelle scorse settimane ha visto anche un vertice in Prefettura.
Non è la prima volta, alcune settimane fa nei pressi della chiesa di San Domenico, sul Piano delle Fosse, dove insiste il centro Caritas che ogni giorno sfuma i migranti senza fissa dimora, ci fu un altro intervento della Polizia per calmare un immigrato che in evidente stato di alterazione dava in escandescenze. Così come numerose sono le lamentele dei cittadini per una situazione che non trova soluzione di continuità.
Dall’amministrazione comunale arriva il commento della vicesindaca e assessora alle politiche sociali, Maria Dibisceglia: «Condanniamo fermamente l’aggressione subita da don Ignazio. Appena qualche giorno fa, su iniziativa dell’assessora alla Sicurezza Teresa Cicolella, abbiamo effettuato un sopralluogo all’insediamento di via Pavoni. Abbiamo verificato la notevole riduzione del numero di migranti presenti e di tende, segno che l’accampamento si stia svuotando. Permane costante, invece, il livello di attenzione al problema e il dialogo con la Caritas Diocesana e con la Regione Puglia finalizzato alla ricerca di soluzioni utili a mitigare gli effetti di un fenomeno che non possiamo certamente arginare o sradicare noi amministratori locali. Tant’è che nelle ultime settimane, grazie alle risorse dell’Ambito Territoriale di Cerignola, abbiamo introdotto un servizio di operatori di strada per ascoltare, comprendere e attivare i servizi necessari a garantire anche ai migranti condizioni di vita dignitose».
Conclude poi Di Bisceglia: «Tuttavia, la risposta più significativa è attesa dal Governo, che appare troppo impegnato a varare misure estemporanee sull’immigrazione, trascurando soluzioni serie e ben strutturate per l’integrazione e l’inclusione sociale e urbana. Il Pnrr, in questo senso, ci ha permesso di ottenere finanziamenti importanti e strategici che, al contrario, il Governo vorrebbe spendere per creare invivibili campi di container».