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Andria, il ministro Giuli elogia il “modello Canosa”: «Castel del Monte merita di più»

Un annuncio atteso, quello del ministro della Cultura, Alessandro Giuli, intervenuto ad Andria alla kermesse "Prima le idee. Ritorno al futuro" organizzata dal Gruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei Deputati: «Entro novembre – ha dichiarato - dovremmo portare in Consiglio dei ministri il Decreto Cultura. È un elemento molto importante perché ci permette di…

Un annuncio atteso, quello del ministro della Cultura, Alessandro Giuli, intervenuto ad Andria alla kermesse “Prima le idee. Ritorno al futuro” organizzata dal Gruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati: «Entro novembre – ha dichiarato – dovremmo portare in Consiglio dei ministri il Decreto Cultura. È un elemento molto importante perché ci permette di sbloccare tutta una serie di fondi per dare delle risposte fattuali a ciò che finora è stato circondato da una nebbia di chiacchiera abbastanza strumentale».

L’investimento

È la novità del giorno, incastonata nel bilancio della prima parte della legislatura del governo Meloni. L’investimento riguarderà soprattutto biblioteche ed editoria: «C’è un programma di lavoro compiuto – dice Giuli – che prevede per esempio l’appostamento di 30 milioni per le biblioteche per alimentare la filiera dell’editoria sulla quale abbiamo deciso di tornare a scommettere dopo un certo numero di anni perché è giunto il momento di accorciare le distanze tra centro e periferia e sensibilizzare il territorio affinché torni a essere disponibile una capacità di spesa per acquistare libri, per una sensibilizzazione nei confronti della lettura partendo dal basso e dalla periferia».

Il Castel del Monte

Dalle poltrone del Chiostro di San Francesco, il ministro ha parlato proprio della situazione andriese, a partire dalla mancanza, in un capoluogo importante come quello federiciano, di un teatro: «Qui ad Andria c’è la necessità di cominciare a ragionare sulla prospettiva di creare un teatro della città e, perché no, cominciare a interessarsi anche di realtà stupefacenti come Castel del Monte, che merita di essere non soltanto manutenuto un po’ meglio ma anche considerato come un unicum della cultura europea mondiale: il maniero non è soltanto espressione della grandezza federiciana ma fa anche parte di un eccezionale patrimonio che merita di essere valorizzato. Castel del Monte è un caso eccezionale in cui tutti abbiamo il dovere di fare una riflessione perché torni quel posto centrale negli itinerari del turismo culturale, degli studi e delle professioni, della formazione e dei giovani che ha sempre avuto e merita di avere con più forza».

Il “modello Canosa”

Ma il ministro è rimasto abbagliato soprattutto dalla visita a Canosa: «La Puglia e questa zona (la sesta provincia, ndr) rappresentano sempre una sicurezza dal punto di vista delle eccellenze culturali. Canosa è meravigliosa: ho parlato di “modello Canosa” perché è un modello virtuosissimo di internazionalizzazione della cultura italiana e dell’archeologia italiana». Poi ancora un riferimento ai futuri investimenti: «C’è un progetto su cui il Ministero della Cultura ha investito e investirà molte risorse per una sede espositiva. Questo – ha concluso Giuli – non significa soltanto allargare gli spazi di esposizione, significa allargare gli spazi di formazione, di condivisione di laboratori culturali che interessano tutta la cittadinanza».

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