Ancora un attacco a Raffaele Fitto. Questa volta giunge dal leader del partito socialista francese, Rafael Glucksman: «Per quel che mi riguarda non deve essere vicepresidente della commissione europea e per quel che so il mio gruppo non ha cambiato posizione a riguardo. La motivazione è semplice, l’alleanza che ha sostenuto Ursula Von der Leyen, eletta presidente del collegio a luglio da parte del Parlamento di Strasburgo, non include Ecr, il partito dei Conservatori e riformisti di cui fa parte il ministro italiano e Fratelli d’Italia, e quindi non c’è motivo di dargli una vicepresidenza. Se poi Von der Leyen e la presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni, hanno fatto un negoziato parallelo, allora ce lo dicano, ma se vuole contare sulla maggioranza che l’ha sostenuta dopo le elezioni per il rinnovo dell’Eurocamera, gli accordi sono quelli di luglio», ha ribadito l’esponente di sinistra transalpino.
Le reazioni
Come era prevedibile, non si sono fatte attendere le repliche, il primo a difendere la scelta della presidente Von der Leyen è stato il ministro degli esteri italiano, Antonio Tajani: «Non bisogna mettere i bastoni tra le ruote a Fitto, né tantomeno creare problemi con posizioni pregiudiziali – perché, ha sottolineato il vicepremier, – significherebbe fare un danno all’Unione europea e alla nuova Commissione». Inoltre, Tajani conversando con i giornalisti a Pechino dove sta accompagnando il presidente Sergio Mattarella nella sua visita di Stato in Cina, ha puntualizzato che «Fitto è la miglior soluzione che l’Italia poteva proporre, è un europeista ed è equilibrato. Siamo ottimisti e convinti che Fitto supererà la prova».
Anche il commissario designato all’economia e attuale titolare del commercio Ue, Valdis Dombrovskis, ha avuto parole di apprezzamento per Fitto: «Lavorerò insieme al vicepresidente esecutivo Fitto come in questo momento sto lavorando come vicepresidente esecutivo insieme al commissario all’economia Paolo Gentiloni» e rispetto a ipotetiche contrapposizioni, visto che i due avranno insieme la responsabilità del Pnrr, il lettone ha aggiunto che «durante i cinque anni di questo lavoro e quasi quattro anni di Pnrr non abbiamo avuto scontri. Abbiamo lavorato con spirito collegiale, trovando soluzioni e modo di proseguire. Siamo apparsi sempre insieme nei dialoghi con il Parlamento europeo sul Recovery, ed è con questo spirito che intendo continuare questo compito». Mentre l’europarlamentare di Forza Italia Fulvio Martusciello ha intimato che se «cade Fitto cade anche la socialista Teresa Ribera», anch’ella scelta come vicepresidente e come commissaria alla transizione ecologica.
Le audizioni
Proseguono a Bruxelles le audizioni dei commissari designati davanti alle commissioni parlamentari, quella di Fitto è in programma martedì prossimo, e fino ad ora nessuno delle personalità indicate da Von der Leyen per il collegio, è stata bocciata.