«Speriamo che il presidente Trump continui la politica di sostegno» degli Stati Uniti all’Ucraina. È l’auspicio espresso da Andrii Yurash, ambasciatore d’Ucraina presso la Santa Sede che stamattina ha incontrato l’arcivescovo della Diocesi di Bari-Bitonto, monsignor Giuseppe Satriano, con cui ha commentato l’esito delle elezioni americane.
Volodymyr Zelensky, ha riferito l’ambasciatore, «ha parlato direttamente col presidente Trump durante il suo ultimo viaggio negli Stati Uniti e ha detto che gli Usa continueranno a sostenere l’Ucraina in questo momento molto importante per il nostro Paese. Io credo – ha aggiunto – che Trump voglia essere un presidente molto forte e spero possa continuare nella politica di aiuti».
A chi gli ha chiesto cosa pensa di chi sostiene lo stop all’invio di armi all’esercito ucraino, Yanush ha risposto che «l’Ucraina in questo momento non difende solo i suoi confini ma quelli di tutta la civiltà democratica e libera».
L’Ucraina, ha proseguito, «vuole la liberazione dai regimi» e per fare questo «serve un supporto delle armi ma anche spirituale e umanitario». Yurash ha poi ringraziato «tutta la comunità di Bari per aver accolto i profughi ucraini», in questi anni di guerra. «È importante per noi sentire questo supporto» perché viviamo «un periodo incredibile e terribile».
La Chiesa, ha assicurato monsignor Satriano a Yurash, è impegnata a «cercare in maniera alacre la possibilità di percorsi umanitari, di pace. Perché, oggettivamente, questa guerra può solo terminare quando viene rispettata la dignità di tutti».
La visita dell’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede a Bari «è molto significativa perché entra all’interno di un percorso di Chiesa». Yurash, «volendo venire qui a Bari per San Nicola chiaramente passa dal vescovo per quella continuità di storia che la Chiesa sta cercando di disegnare attraverso una mediazione discreta e silenziosa. Noi ci auguriamo – ha aggiunto Satriano – che anche questo piccolo tassello possa essere fruttuoso all’interno di un percorso più grande che la Chiesa sta portando avanti insieme alle forze in questione, Ucraina e Russa», ha auspicato l’arcivescovo evidenziando la bellezza «della vicinanza di un ambasciatore alla popolazione ucraina che è qui a Bari».
Satriano ha anche chiarito che non sono previsti suoi viaggi in Ucraina, come avvenuto mesi fa, perché «credo che quando si adopera la diplomazia vaticana, gli altri devono rimanere abbastanza fermi e in silenzio. Se dovesse essere necessario, sarò subito disposto a muovermi come ho fatto a due mesi dall’inizio della guerra», ha concluso.