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Regionali in Puglia, voto nel 2026 e sinistra in attesa: la destra cerca il nome a effetto

Alle prossime regionali manca un anno o poco più, ma gli schieramenti sono già al lavoro per definire strategie e candidature. Se il centrosinistra può permettersi di attendere e valutare l’imminente verdetto delle urne in Emilia-Romagna e in Umbria e il possibile slittamento del voto in Puglia a febbraio 2026, il centrodestra deve recuperare il…

Alle prossime regionali manca un anno o poco più, ma gli schieramenti sono già al lavoro per definire strategie e candidature. Se il centrosinistra può permettersi di attendere e valutare l’imminente verdetto delle urne in Emilia-Romagna e in Umbria e il possibile slittamento del voto in Puglia a febbraio 2026, il centrodestra deve recuperare il ritardo accumulato negli ultimi anni. Ecco perché moderati e conservatori starebbero considerando la possibilità di candidare un nome “a effetto”, non inquadrato in alcun partito ma assai conosciuto dai pugliesi.

Il centrosinistra

La strategia del centrosinistra è stata definita dal governatore uscente Michele Emiliano e dall’eurodeputato Antonio Decaro nel corso di un pranzo in un ristorante nel centro di Bari. I due big hanno deciso di adottare una tattica “attendista”, visto il vantaggio di cui il campo largo gode secondo tutti i sondaggi. Ma perché aspettare? Il motivo è presto detto. L’ipotesi di uno slittamento del voto regionale a febbraio 2026 piace a Emiliano che, in quel caso, dovrebbe attendere un solo anno prima di candidarsi al Parlamento nazionale e, quindi, accantonerebbe definitivamente l’ambizione del terzo mandato. Quanto a Decaro, l’ex sindaco di Bari attende l’esito delle regionali in Emilia-Romagna e Umbria, previste per il 17 e 18 novembre.

Se il Pd dovesse inanellare altre due sconfitte dopo quella in Liguria, la leadership nazionale di Elly Schlein traballerebbe e potrebbe tornare in auge proprio l’attuale presidente della Commissione Ambiente del Parlamento europeo. Che, a quel punto, potrebbe desistere dal proposito di diventare presidente della Puglia e lasciare al suo “pigmalione” la possibilità del terzo mandato.

Il centrodestra

Sul fronte opposto, si cerca disperatamente un nome in grado di competere con uno tra Emiliano e Decaro. La scelta non è affatto semplice, anche perché i tre big del centrodestra – il sottosegretario Alfredo Mantovano, il viceministro Francesco Paolo Sisto e il quasi commissario europeo Raffaele Fitto – hanno definitivamente spiccato il volo per Roma e per Bruxelles. Sul territorio sono pochi gli esponenti di partito in grado di contendere il vertice della Regione a Emiliano o Decaro. Ecco perché si fa strada l’ipotesi di un candidato civico, magari proveniente dal mondo dello spettacolo: una soluzione proposta dall’ala di Fratelli d’Italia vicina al sottosegretario Marcello Gemmato, col consenso di Forza Italia e Lega.

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