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Bari, ok a indennità e gettoni ma in Consiglio è “rissa” sulle misure anti-movida

È stata approvata ieri, nel corso del Consiglio comunale di Bari, la delibera d’urgenza sulle misure di indennità di funzione e dei gettoni di presenza dei componenti degli organi municipali. Si sblocca così una situazione, protratta da tempo, con la quale vengono stabiliti i parametri relativi ai compensi per le presidenti di Municipio e ai…

È stata approvata ieri, nel corso del Consiglio comunale di Bari, la delibera d’urgenza sulle misure di indennità di funzione e dei gettoni di presenza dei componenti degli organi municipali. Si sblocca così una situazione, protratta da tempo, con la quale vengono stabiliti i parametri relativi ai compensi per le presidenti di Municipio e ai consiglieri municipali. Il Comune ha dunque confermato gli attuali compensi: i presidenti di Municipio percepiranno l’indennità fissa mensile di 5mila e 382 euro lordi, mentre ai consiglieri municipali spetterà un massimo di 1.345 euro, somma dei gettoni di presenza derivanti dalla partecipazione alle sedute di Commissioni e Consiglio municipale.

Le presidenti di Municipio

In risposta, le cinque presidenti di Municipio di Bari, Annamaria Ferretti, Alessandra Lopez, Luisa Verdoscia, Maria Chiara Addabbo e Maristella Morisco, hanno dichiarato che «proseguiremo nel nostro cammino di miglioramento della vita cittadina. Siamo consapevoli che la strada che abbiamo intrapreso è quella di essere referenti di un contatto di prossimità indispensabile per consentire all’amministrazione comunale di lavorare sulla cura del territorio e sulla rigenerazione urbana e sociale. Accanto alle nostre competenze e alle deleghe che riguardano il nostro impegno a livello politico e amministrativo, da donne, abbiamo autonomamente deciso di ampliare il nostro raggio anche a un aspetto etico che ci sembra fondamentale: quello che ci consentirà di agire intorno al valore di “cura” creando patti di partecipazione con le nostre comunità di riferimento per contrastare ogni tipo di disuguaglianza e marginalità».

Question time e movida

Oltre a decentramento amministrativo e indennità, però, in Consiglio il question time ha aperto la discussione ad altri temi importanti per il capoluogo. Dalla riqualificazione culturale, in merito a cui l’assessora Paola Romano ha affermato che «Bari è una città per cui la vita di quartiere è ancora importantissima», al problema del ritiro del pass disabili fino allo stato dei cantieri attualmente attivi in città. Argomento caldo, com’era facilmente prevedibile, è stata l’ordinanza per la regolamentazione della movida adottata dal primo cittadino nel quartiere Umbertino. Il consigliere comunale Victor Laforgia ha chiesto, al sindaco Leccese e all’assessore allo Sviluppo economico Pietro Petruzzelli, che siano resi visionabili i documenti che hanno portato all’adozione del provvedimento (esposti dei residenti, interventi delle forze dell’ordine e rilevazioni Arpa). Nel merito sono entrati invece Carlo Patruno (Romito sindaco) e Giuseppe Neviera (Gruppo misto) che, oltre ad affermare che ad essere penalizzati sono tutti i commercianti della zona, hanno evidenziato come «quest’ordinanza – spiega Neviera – ha contribuito a un fenomeno di migrazione della movida in altre zone». «Abbiamo già convocato un tavolo di confronto con i soggetti coinvolti – ha risposto Leccese – L’obiettivo del provvedimento (sperimentale) è rendere compatibile l’esigenza del divertimento notturno a quella della quiete pubblica. Non vogliamo colpire le attività commerciali. Abbiamo adottato delle regole e vedremo come andrà, se gli esercenti subiranno dei danni faremo le dovute valutazioni».

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