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Conferimento rifiuti a Brindisi, variazione di bilancio da 3 milioni e mezzo

La giunta comunale ha approvato una delibera urgente di variazione di bilancio di 3,5 milioni di euro per coprire i maggiori costi relativi al conferimento dei rifiuti negli impianti di fuori provincia. Il documento è stato reso necessario dopo aver verificato «la necessità di apportare in via d’urgenza variazioni al bilancio di previsione derivanti dall’esigenza…

La giunta comunale ha approvato una delibera urgente di variazione di bilancio di 3,5 milioni di euro per coprire i maggiori costi relativi al conferimento dei rifiuti negli impianti di fuori provincia. Il documento è stato reso necessario dopo aver verificato «la necessità di apportare in via d’urgenza variazioni al bilancio di previsione derivanti dall’esigenza di procedere al pagamento dei maggiori costi inerenti lo smaltimento dei rifiuti (differenziati ed indifferenziati), pena, in caso contrario, l’impossibilità di conferire gli stessi presso gli impianti, con evidente e chiaro rischio sanitario. Detti costi dovranno poi essere previsti nel Pef 2025, in fase di elaborazione», si legge nel corpo della delibera.

Il provvedimento

Le variazioni di bilancio possono essere adottate dall’organo esecutivo in via d’urgenza, opportunamente motivata, salvo ratifica, a pena di decadenza, da parte dell’organo consiliare entro i sessanta giorni seguenti e comunque entro il 31 dicembre dell’anno in corso, se a tale data non sia scaduto il termine. In caso di mancata o parziale ratifica del provvedimento di variazione adottato dall’organo esecutivo, l’organo consiliare è tenuto ad adottare nei successivi trenta giorni, e comunque sempre entro il 31 dicembre dell’esercizio in corso, i provvedimenti ritenuti necessari nei riguardi dei rapporti eventualmente sorti sulla base della deliberazione non ratificata. Tale provvedimento, giocoforza, influirà sulle casse dei contribuenti, già vessati da una imposta Tari tra le più alte d’Italia, a causa anche di una raccolta differenziata bassissima, ferma al 35%, a fronte dell’obiettivo del 60%.

I cambiamenti

Ma da Palazzo di Città farebbero sapere di voler evitare ulteriori aggravi per le famiglie e gli imprenditori, mettendo mano al regolamento Tari per tenere conto delle esigenze delle categorie. Altro regolamento che dovrebbe essere licenziato a breve dal nuovo dirigente Ambiente, Danilo Morciano, previa discussione in apposita commissione consiliare, sarà quello di igiene urbana, che disciplina il sistema di gestione dei rifiuti sul territorio e definisce controlli efficaci, al fine di garantire gli aspetti igienici, ambientali, urbanistici, economici ed estetici. Proprio a proposito di estetica urbana, Avr sta valutando l’ipotesi avanzata dal presidente della commissione Ambiente, Roberto Quarta, di dotare anche il centro storico di isole ecologiche, per andare incontro alle esigenze degli esercenti, sempre più in difficoltà con la raccolta dei rifiuti. Intanto, appena andrà in consiglio il nuovo regolamento, in città saranno previsti gli “ispettori ambientali”, volontari a cui il Comune chiederà di presiedere il territorio, ma soprattutto di intervenire per una formazione del cittadino: insegnare come si differenzia il rifiuto.

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