«Serve un’immediata iniziativa del governo italiano e dell’Unione Europea per il cessate il fuoco che consenta, nei teatri di guerra, sia dell’Ucraina che del Medio Oriente, di riprendere la discussione per trovare un accordo di pace». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenendo stamattina al corteo organizzato a Bari nell’ambito della giornata di mobilitazione nazionale “Stop alle guerre“.
Nel capoluogo pugliese il corteo è partito da piazza Massari per arrivare in piazza Libertà dove è stato allestito un palco.
Emiliano ha sottolineato che «cessare il fuoco è l’unico metodo per obbligare chiunque ad aprire il dialogo. Non è possibile – ha evidenziato il governatore pugliese – costruire una pace duratura con la sopraffazione e la vittoria militare, schiacciando e eliminando l’avversario. Questa logica contrasta radicalmente con l’idea di costruire finalmente un equilibrio di pace».
Alla manifestazione hanno preso parte cittadini, studenti, sindacati e associazioni di Puglia, Calabria e Basilicata, che hanno colorato le strade del centro con le bandiere arcobaleno della pace e con i tulipani rossi, simbolo della resistenza. Tante anche le bandiere dei paesi coinvolti dalla guerra.
De Santis (Pd Puglia): «Serve la diplomazia»
«Siamo in piazza questa mattina per chiedere la fine di tutte le guerre. La grande partecipazione di oggi sia un messaggio forte a tutti i governi», ha affermato Domenico De Santis, segretario regionale del Pd Puglia.
«Vogliamo il cessate il fuoco, vogliamo un passo avanti dei governi verso soluzioni diplomatiche su conflitti in corso. Vogliamo soprattutto il rispetto per i soggetti più indifesi, a cominciare dai tanti, troppi bambini che soffrono le conseguenze di scelte scellerate», ha aggiunto, sottolineando che «serve la diplomazia per fermare le guerre e trovare la pace».
Donno (M5s): «Il governo prenda una posizione chiara e lavori per la pace»
«Lo diciamo da mesi, devono essere prese decisioni che portino a un cessate il fuoco», ha aggiunto il deputato del Movimento 5 stelle e coordinatore regionale del partito in Puglia. «Troppe vittime, uomini, donne e bambini che hanno perso la vita e a cui è stato negato il futuro. Basta armi, basta guerra».
Donno ha sottolineato che «quanto sta accadendo a Gaza, con lo sterminio della popolazione civile palestinese, non deve continuare. Non possiamo permettere che si vada avanti in questa direzione, bisogna avere il coraggio di condannare con fermezza i crimini di guerra di Natanyahu e sanzionare Israele per le gravi violazioni del diritto internazionale. Il nostro governo – ha esortato il deputato pentastellato – prenda una posizione chiara e lavori per la pace, noi continueremo a essere presenti e impegnarci ogni giorno con tutte le nostre forze dentro e fuori dal Parlamento. Meloni e il suo governo non stanno incidendo su nulla».
L’Anpi: «C’è il reale pericolo di una guerra mondiale»
«C’è il pericolo reale di una guerra mondiale e solo un pazzo rimarrebbe indifferente a questo pericolo», ha affermato Gianfranco Pagliarulo, presidente nazionale dell’Anpi che ha partecipato alla mobilitazione a Bari: «Abbiamo deciso oggi di dar vita a queste sette grandi manifestazioni, ma non è che l’inizio. Ci spetta un lungo impegno per conquistare la pace. È da irresponsabili non muoversi contro la deriva bellicista che sta attraversando il mondo», ha concluso.