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Brindisi, compravendita di voti: «Schede fotografate tre volte. Ora devono restituirmi i soldi»

Nuovi, inquietanti dettagli al centro dell’inchiesta che riguarda Brindisi: il sistema di compravendita di voti in occasione dell’ultima competizione elettorale era ben oliato e comandato nei minimi dettagli. Oggetto delle indagini sono le elezioni amministrative svoltesi a Brindisi nel mese di maggio 2023: l'ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari Barbara…

Nuovi, inquietanti dettagli al centro dell’inchiesta che riguarda Brindisi: il sistema di compravendita di voti in occasione dell’ultima competizione elettorale era ben oliato e comandato nei minimi dettagli. Oggetto delle indagini sono le elezioni amministrative svoltesi a Brindisi nel mese di maggio 2023: l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari Barbara Nestore contiene estratti di conversazioni intercettate tra il 29 e il 30 maggio, nelle quali emerge il coinvolgimento di Corsano. Al centro delle indagini vi è appunto “Chiavolla” – il soprannome di Corsano – che, secondo le accuse, avrebbe esercitato un forte ascendente nella zona del Sant’Elia.

Il meccanismo

Le intercettazioni telefoniche hanno rivelato un meccanismo ben preciso: Corsano avrebbe offerto 30 euro a chi fosse disposto a votare per un determinato candidato. In cambio, i compratori di voti dovevano fornire una prova fotografica singola e originale della scheda elettorale compilata.

Le tre schede

Corsano, stando alle indagini, avrebbe svolto un ruolo centrale in questa vicenda. Non solo avrebbe offerto denaro in cambio di voti, ma si sarebbe anche occupato di gestire le eventuali problematiche legate alle transazioni. Ad esempio, quando un intermediario, Andrea (il tramite tra il boss del sodalizio e verosimilmente un politico o qualcuno a sua volta vicino a un esponente politico locale), si sarebbe lamentato delle foto ripetute, Corsano avrebbe preteso la restituzione dei soldi, dimostrando così di avere un controllo ferreo sull’intera operazione. In un dialogo si legge che la nipote di Corsano prova a giustificarsi con lui dicendo, a proposito di terzi, «praticamente ha potuto fare la foto lei, hai capito? L’ha mandata lei, però l’hanno votato tutti e due!» Corsano a quel punto risponde: «ma comunque non me ne frega un c….o, li chiami tutti e due, ti chiami a questa, ti chiami a ‘sto, ti chiami chi ha votato, te u…, tre soldi indietro voglio, tre per tre, trenta, trenta e trenta, novanta euro, fagli i conti, che io non li ho presi».

Corsano impartisce un perentorio ordine alla nipote affinché richieda ai soggetti coinvolti la restituzione delle somme anticipate, minacciando, in caso di mancato adempimento, di adottare provvedimenti. Andrea infatti avrebbe opposto un netto rifiuto al pagamento della somma dovuta per i voti procurati da Corsano, adducendo come motivazione la ricezione di una sola fotografia della scheda elettorale ripetuta per tre volte, anziché delle tre differenti richieste.

La conferenza stampa

Intanto stamattina alle 11 il candidato uscito perdente dalla competizione elettorale del 2023, avv. Roberto Fusco, terrà una conferenza stampa nella sala conferenze dell’hotel Orientale di Brindisi.

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