Da circa due mesi, dagli inizi di luglio, il vicepresidente regionale Raffaele Piemontese è l’assessore “ombra” alla Sanità. Da quando è stata annunciata la sua nomina, infatti, ricopre di fatto l’incarico presenziando conferenze stampa, partecipando a riunioni di giunta e visitando ospedali e strutture sanitarie. In questo lasso di tempo, però, il governatore Michele Emiliano non ha mai ufficializzato l’indicazione né firmato il decreto di nomina. Perché manca l’ufficialità? Come mai non si sostituisce Piemontese al bilancio e lo si nomina in via definitiva all’assessorato alla Salute?
Le difficoltà
Il primo ostacolo è tutto politico. Al momento Emiliano non è riuscito a trovare un altro assessore per rimpiazzare il numero due al bilancio, ma soprattutto il resto degli assessori ha messo gli occhi sul pacchetto di deleghe – una decina in tutto – che l’avvocato foggiano sarà costretto a lasciare. Un’eredità importante in cui spiccano, fra le altre, la delega ai Lavori pubblici, al Demanio, al Patrimonio e alle Acque, ma anche allo Sport. Il secondo problema riguarda il dossier dei direttori generali finiti sotto la lente per l’eccesso di spesa farmaceutica e ora a rischio di licenziamento, stante la procedura attivata a fine luglio dal Dipartimento Salute in base a una legge pugliese del 2022. Piemontese ha chiesto chiarezza sul punto e vuole partire con una squadra di manager nella pienezza dei loro poteri. A breve se ne saprà di più considerando le controdeduzioni pervenute nei giorni scorsi dai direttori generali in ordine ai presunti sprechi della farmaceutica. La terza questione, quella più spinosa, riguarda il direttore del Dipartimento Salute, Vito Montanaro, esecutore degli indirizzi politici dell’assessore alla Sanità. Secondo alcuni Piemontese pensa di sostituire Montanaro. Lo avrebbe chiesto apertamente a Emiliano. Che, dal canto suo, non vuol nemmeno sentire parlare dell’argomento. Piemontese, secondo Emiliano, resta e resterà centrale nelle politiche sanitarie regionali.
I direttori
Sia come sia il nodo dei direttori di dipartimento, scaduti ad aprile sarà presto risolto. Dopo quattro rinvii consecutivi in giunta regionale, infatti, lunedì 16 settembre l’esecutivo dovrebbe finalmente approvare la griglia dei 12 capi dipartimento, compresi il segretario generale della giunta, Roberto Venneri, ritenuto “infungibile”, e il responsabile della comunicazione istituzionale, Rocco De Franchi, anche lui in odore di riconferma.