Un 29enne di origine somala è stato arrestato, a Brindisi, dopo aver minacciato i passanti con due grossi coltelli nei pressi del dormitorio per migranti in via Provinciale San Vito, nel centro cittadino.
L’uomo è stato bloccato dagli agenti della polizia, intervenuti sul posto dopo alcune segnalazioni, con l’utilizzo del taser.
«I miei complimenti e ringraziamenti agli agenti della polizia di Stato della sezione volanti di Brindisi», commenta il sottosegretario dell’Interno Nicola Molteni. «L’estrema delicatezza dell’intervento ha indotto gli agenti accorsi a ricorrere all’utilizzo del taser, che con efficacia ha reso inoffensivo il soggetto, consentendo poi di arrestarlo e porlo a disposizione dell’autorità giudiziaria», sottolinea.
«Ancora una volta il taser, strumento non letale, sicuro e di grandissima deterrenza, utilizzato con estrema cura da personale altamente formato, ha permesso di depotenziare una minaccia concreta tanto per la cittadinanza quanto per gli agenti impegnati nel servizio», prosegue Molteni. «Dal marzo del 2022 – aggiunge – il taser, che nella grande maggioranza dei casi sortisce gli effetti sperati solo con la sua esibizione, è in dotazione alle nostre forze dell’ordine, completando in maniera adeguata il loro equipaggiamento e offrendo un maggiore livello di sicurezza alle comunità, che meritano operatori efficaci e non polemiche pretestuose e chiusure ideologiche».
Sull’argomento interviene anche il segretario generale provinciale di Brindisi del Sindacato italiano appartenenti polizia (Siap), Cosimo Sorino. «Da quando è in nostro uso, il taser si è dimostrato uno strumento fondamentale nel nostro lavoro ma non dobbiamo dimenticare che il deterrente più efficace è la maggior presenza sul territorio delle forze dell’ordine che si ottiene aumentando la presenza delle volanti e gazzelle in città», afferma.
