In questi giorni si è svolta la cinquantesima edizione del Forum Ambrosetti che quest’anno ha avuto come titolo: “Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive”.
La formula utilizzata è quella phygital (evento in presenza e digitale) con un hub centrale nella sede storica di Villa d’Este, a Cernobbio, e diversi collegamenti con hub in altre sedi in Italia, in Europa e nel resto del mondo.
Come di consueto, l’evento ha previsto la partecipazione di ospiti di altissimo livello come, per esempio, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella; la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni; il presidente dell’Azerbaigian Ilham Aliyev; il primo ministro dell’Ungheria Viktor Orbán; la regina di Giordania, Rania Al Abdullah; il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky. Sono stati organizzati tre hub fisici e digitali, di cui uno in Puglia, grazie alla collaborazione tra Banca Popolare di Puglia e Basilicata e di Exprivia. A Molfetta si è tenuta una tavola rotonda dal titolo “Futuro sostenibile: società, lavoro e transizione energetica in Italia e in Europa”. Chairman della tavola rotonda è stato Domenico Favuzzi, presidente e ceo di Exprivia. Gli ospiti di eccezione, moderati da Jole Saggese di Class Cnbc, sono stati Jonathan Donadonibus, senior consultant Area Scenari e Intelligence di Teha; Sergio Camporeale, professore ordinario presso il Politecnico di Bari e componente del Comitato tecnico-scientifico della Fondazione Nest; Carlo Piacenza, cea di Hitachi Rail Gts Italia e di Hitachi Rail Rcs Italia; Francesco Profumo, presidente di Isybank; Cristina Tajani, senatrice della Repubblica ed ex presidente e amministratrice delegata di Anpal servizi; Daniela Vinci, ceo di Masmec e vicepresidente di Federmeccanica.
Lo studio “Verso la società del futuro”, presentato da Donadonibus, ha evidenziato gli elementi fondanti per il futuro dell’Italia: promuovere la centralità della persona e una società 5.0; garantire l’accessibilità universale alle opportunità e la piena partecipazione, valorizzando le comunità; consolidare la leadership industriale e tecnologica; tutelare il sistema democratico. L’ex ministro dell’Istruzione Profumo ha posto l’accento sulla necessità che il sistema delle imprese si doti di un sistema di formazione continua, in grado di soddisfare la crescente domanda di reskilling e di upskilling, che il sistema scolastico diventi più flessibile per poter rispondere, tempestivamente, alla domanda di nuove competenze (come quelle richieste per l’utilizzo dell’intelligenza tecnologica), e il sistema universitario sia più inclusivo e in grado di differenziare l’offerta, tenendo conto che il mondo delle professioni richiede sia specialisti con altissimi livelli di competenza ma anche bravi tecnici.
L’ampio dibattito con il pubblico in sala, costituito prevalentemente da rappresentanti del mondo delle imprese e della ricerca, ha evidenziato come, per far fronte alle sfide del futuro, sia indispensabile una attenta programmazione di medio e lungo periodo che consenta di adottare, per tempo, i correttivi necessari per mitigare o risolvere le criticità future. Per esempio, per contrastare gli effetti dell’inverno demografico del nostro Paese, serviranno ingenti investimenti, ma gli effetti di tali politiche saranno visibili solo nel medio-lungo periodo e quindi ben al di là dell’orizzonte temporale di interesse per alcuni decisori politici.
Bentornato,
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