La sfida calcistica tra due capoluoghi del Mezzogiorno. Un appuntamento classico della Serie B. Il ritorno di Ciro Polito. Una piccola rivincita dello spareggio promozione perso sul neutro Napoli nel ’71, con un gol segnato di mano. Ma soprattutto un primo crocevia della stagione e una partita da non sbagliare per recuperare il terreno perduto e lanciare un segnale al campionato. Sono alcuni dei temi che fanno da sfondo a Bari-Catanzaro, al via stasera alle 20.30, gara valida per l’anticipo della 9ª giornata.
Il momento
Il rendimento delle ultime 4 partite segnala come sia la formazione pugliese a presentarsi al fischio d’inizio con maggiore fiducia: 8 punti, frutto delle vittorie con Mantova e Frosinone e dei pareggi con Cosenza e Cremonese, per effetto di 7 gol realizzati e soltanto 2 reti subite. Decisamente più in chiaroscuro il periodo recente dei calabresi, reduci da tre segni X, con Cittadella, Salernitana e Modena (nell’ultimo turno) e una sconfitta contro la Cremonese, per un totale di 3 punti. Se lo stato d’animo delle due compagini appare dunque opposto, non si può dire altrettanto della classifica, con il Bari a quota 10, in dodicesima posizione, ed i giallorossi 16esimi, distanti appena due lunghezze.
Il confronto tra i tecnici
Terzo incrocio tra Moreno Longo e Fabio Caserta. Nei due precedenti il bilancio è perfettamente in equilibrio, con un successo per l’allenatore del Bari e un altro per l’omologo del Catanzaro. Più delicata la posizione del tecnico campano, uomo di fiducia dell’ex ds Polito, il cui destino sulla panchina dei calabresi potrebbe essere fatalmente legato alla prestazione ed al risultato che matureranno questa sera al San Nicola.
I dubbi di Longo
Stavolta è molto complicato sbilanciarsi sulla formazione che schiererà il tecnico torinese. La lista dei convocati non è stata diramata e la conferenza della vigilia non ha sciolto i nodi dell’undici iniziale. Due, se non tre, i dubbi, probabilmente legati alle condizioni non ottimali di uomini dal peso specifico per il Bari. Gli allenamenti settimanali sul sintetico di Modugno hanno chiuso ermeticamente le sperimentazioni in vista del match contro i calabresi. Ci si può basare dunque solo su qualche indiscrezione: da valutare sarebbero, in particolare, le situazioni di Oliveri e Falletti. Se il cambio del primo è piuttosto semplice, avendo più soluzioni sul tavolo (da Favasuli, allo spostamento a destra di Dorval, con l’inserimento di Tripaldelli a sinistra), è più complicato invece trovare un ‘jolly’ in caso di assenza dell’uruguaiano, candidato a sostituire anche oggi Lella, dopo l’ottima prova offerta contro la Cremonese nel ruolo di mezzala sinistra.
Se i rumors fossero confermati le carte a disposizione non sarebbero molte: Coli Saco, già in lizza per la sfida dello Zini due settimane fa, oppure (ipotesi più remota) il ritorno di Maiello, con Benali dirottato nei panni di interno sinistro. Tra le opzioni spendibili non si potrebbe escludere il cambio di assetto tattico, con un ritorno al 3-4-2-1, che consentirebbe di sopperire alle contingenze a centrocampo e allo stesso tempo di garantire equilibrio nelle due fasi. In attacco si va verso la conferma di Sibilli e Lasagna. Per il resto non dovrebbero esserci altri possibili stravolgimenti. Decisivo in tema di scelte sarà il «risveglio muscolare in programma in mattinata», ha spiegato la Ssc Bari in una nota.
La risposta del pubblico
Il dato sugli spalti dovrebbe sostanzialmente ricalcare quello delle ultime partite casalinghe. Fino a ieri sera si viaggiava intorno alle 14mila presenze, considerando anche gli abbonati. Prima del fischio d’inizio i calciatori del Bari renderanno omaggio alla famiglia di Francesco Palmi, il tifoso biancorosso, fedelissimo del gruppo dei Bulldog, scomparso prematuramente il 10 ottobre.