L’intelligenza artificiale (IA) sta entrando prepotentemente nel mondo della scuola, suscitando sia entusiasmo che preoccupazione. A fare chiarezza sul potenziale di questa tecnologia è Marco Di Venuto, esperto di comunicazione digitale, intervenuto alla Fiera Didacta Italia a Bari.
«L’IA non è una minaccia, ma un’opportunità», afferma Di Venuto. Secondo l’esperto, la scuola dovrebbe integrare l’IA nei suoi metodi didattici, personalizzando l’apprendimento e semplificando i processi di insegnamento. Piattaforme come MyEdu e Khan Academy, ad esempio, offrono già percorsi personalizzati, adattando i contenuti alle esigenze di ogni studente.
I vantaggi dell’IA a scuola:
- Personalizzazione dell’apprendimento: L’IA consente di creare percorsi su misura per ogni studente, identificando le lacune e proponendo esercizi mirati.
- Innovazione didattica: Gamification, podcast, realtà virtuale: l’IA apre le porte a nuove metodologie di apprendimento, più coinvolgenti e interattive.
- Inclusione: L’IA può supportare gli studenti con bisogni speciali, offrendo strumenti e risorse personalizzate.
- Preparazione al futuro: L’IA prepara i giovani a vivere in un mondo sempre più digitalizzato, insegnando loro a utilizzare la tecnologia in modo critico e responsabile.
Le preoccupazioni dei genitori
Nonostante i vantaggi, molti genitori sono preoccupati dall’impatto dell’IA sull’apprendimento dei figli, temendo che possa sostituire l’interazione umana o facilitare il copia e incolla.
La risposta di Di Venuto: «L’IA non è destinata a sostituire gli insegnanti, ma a supportarli nel loro lavoro». L’obiettivo è creare un ambiente di apprendimento in cui la tecnologia e l’umanità collaborino per raggiungere risultati migliori.
L’intelligenza artificiale rappresenta una grande opportunità per la scuola. Per sfruttare al massimo il suo potenziale, è necessario un approccio equilibrato e consapevole. Gli insegnanti dovranno acquisire nuove competenze digitali e le scuole dovranno investire in infrastrutture e formazione.