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Serie C, il Taranto al bivio: pagare gli stipendi per evitare sanzioni

In primo piano la spinosa questione societaria che affonda su un terreno ricco di incertezze. Il Taranto è in vendita, ma chiudere una trattativa è complesso e a peggiorare la situazione c’è l’incombente pagamento degli emolumenti di settembre a staff tecnico e calciatori da effettuarsi rigorosamente entro oggi. La scadenza di oggi Poche ore ancora…

In primo piano la spinosa questione societaria che affonda su un terreno ricco di incertezze. Il Taranto è in vendita, ma chiudere una trattativa è complesso e a peggiorare la situazione c’è l’incombente pagamento degli emolumenti di settembre a staff tecnico e calciatori da effettuarsi rigorosamente entro oggi.

La scadenza di oggi

Poche ore ancora e, nel caso saltasse questo appuntamento un’altra penalizzazione andrà riportata in un conto sempre più salato. Ragion per cui dopo quella del prossimo 5 novembre, che dovrebbe essere di 2 punti, se ne aggiungerebbe una seconda che potrebbe avere un peso doppio. Il compratore, nelle intenzioni del presidente Massimo Giove, dovrebbe saldare questa rata e perciò, in teoria, un accordo dovrebbe diventare cosa fatta in queste ore. L’alternativa è una sola e cioè che i bonifici verso i tesserati partano dalle tasche dell’attuale proprietà.

Il paracadute, nel caso la trattativa non approdi a nulla a stretto giro, non è dei migliori ma è l’unico che potrebbe aprirsi per favorire un atterraggio un pochino meno duro. Anche perché una squadra ultima in classifica e che debba lottare con un -5 o -6 sul groppone potrebbe diventare meno appetibile e interessante. Sarebbe un’altra grana con cui fare i conti. Più passa il tempo, però, più il compratore potrebbe alzare la voce con la controparte. Potrebbe, in altre parole, fare una proposta al ribasso obbligando la controparte ad accettarla. Una corsa contro il tempo per un treno che potrebbe trovare posto soltanto su un binario morto.

Lucchesi e Gautieri in bilico

Oltretutto, Giove potrebbe restare prestissimo da solo, nel senso che il direttore generale e traghettatore Fabrizio Lucchesi sarebbe in procinto di lasciare. Il compito ricevuto ad agosto era di restituire una parvenza di dignità a un edificio pronto a crollare e per farlo bisognava puntellarne la facciata. Un lavoro da portare a termine al di là che la società potesse serre venduta o meno. Restano le profonde crepe, ma chi dovrà compiere il passo per diventarne il nuovo proprietario sa che potrebbe trattarsi di un’abitazione capace più o meno di restare in piedi. Sotto questo aspetto il compito di Lucchesi sarebbe finito, mentre sarebbe da valutare la posizione del tecnico Carmine Gautieri, che avrebbe chiesto alla società maggiori garanzie sul presente, prima ancora che sul futuro, del Taranto.

Le risposte, per l’allenatore, sarebbero gradite nel giro di 24, 48 ore prima di prendere forti decisioni. È davvero un peccato dover parlare di questo quando sarebbe stato più logico celebrare Giuseppe Battimelli, il 2005 che ha regalato alla squadra la prima vittoria della stagione. Un ragazzo portato a Taranto da Piergiuseppe Sapio, responsabile del settore giovanile rossoblù e che durante lo scorso mercato estivo sembrava destinato alla Primavera del Sassuolo. Il vivaio neroverde ha però chiuso le sue porte all’attaccante di origine napoletana e con un passato purtroppo pieno di duri infortuni. Il lavoro e la ferrea volontà, però, pagano.

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