Martedì si è verificato l’ennesimo incidente sulla Statale 7, tratto Matera-Ferrandina, all’altezza del km 567,750. L’infausto esito è stato quello di tre veicoli coinvolti, un mezzo pesante, due automobili e solo un ferito, oltre l’interruzione della normale circolazione. Esattamente dieci giorni fa, l’11 giugno, si è svolta la manifestazione dei sindacati sulla ss7 per chiedere sicurezza e giustizia per tutte le vittime che negli anni hanno perso la vita su questa strada “maledetta”.
«La vera motivazione del perché la ss7 sia ormai una trappola mortale, dove le vittime sono gli automobilisti e i camionisti che percorrono da pendolari quella strada tutti i giorni, sta negli scarsi ed inutili interventi di manutenzione, che non hanno fatto altro che peggiorare la situazione in cui da troppo tempo versa». Questo l’ennesimo grido d’allarme lanciato da Bruno Di Cuia, segreteria regionale confederale UIL e UIL PA territoriale Matera, il quale lamenta la mancanza di un riscontro concreto da parte delle Istituzioni, soprattutto politiche regionali che hanno il potere decisionale sul tema.
«Ancora una volta chiediamo a gran voce che si attuino sul tratto della SS7 Matera-Ferrandina interventi mirati e strategici, che rendano giustizia a tutti coloro che sono tragicamente scomparsi solo perché stavano percorrendo quella strada» ha aggiunto Di Cuia.
La comunità continua a sperare che la ss7 sia raddoppiata, dal momento che dovrebbe essere tra le priorità urgenti da cantierare. «Sollecitiamo ancora una volta una particolare ed urgente attenzione sull’infrastruttura, che comunque rimane strategica per lo sviluppo economico e sociale non solo della provincia di Matera, ma di tutta la Basilicata. Per citare un famoso proverbio sartoriale: “un punto in tempo, ne salva altri cento”» ha concluso Di Cuia.
Guido Tortorelli