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Città metropolitana di Bari, Labianca: «Io trasformista? No». “Pari” Emiliano-Decaro

A passare per trasformista non ci sta. E a nulla vale il fatto che in Consiglio comunale, a Bitonto, sieda tra i banchi del centrodestra e che in quello metropolitano, dove è stato appena eletto, sosterrà il centrosinistra. Perché Vito Labianca, sulla politica, ha le idee chiare: «A Bitonto sono faccio parte di una lista…

A passare per trasformista non ci sta. E a nulla vale il fatto che in Consiglio comunale, a Bitonto, sieda tra i banchi del centrodestra e che in quello metropolitano, dove è stato appena eletto, sosterrà il centrosinistra. Perché Vito Labianca, sulla politica, ha le idee chiare: «A Bitonto sono faccio parte di una lista civica, ma ho sempre votato per il Partito democratico perché credo in persone come il governatore Michele Emiliano e l’ex assessora Anita Maurodinoia».

L’analisi del voto

Labianca è stato eletto consigliere metropolitano col sostegno di circa 40 consiglieri comunali del Barese, l’equivalente di oltre 3.800 preferenze. A sostenerlo sono stati molti esponenti del movimento Sud al centro, sciolto alla vigilia delle comunali baresi dopo l’inchiesta in cui è stato coinvolto il suo fondatore Alessandro Cataldo. Nonostante il mancato appoggio da parte degli esponenti del Consiglio comunale di Bari, dove Sud al centro è assente, e di Triggiano, Comune attualmente commissariato, Labianca ha riportato un risultato notevole: «A Bitonto sono stato assessore ai Lavori pubblici, presidente del Consiglio e consigliere di opposizione. Sono da vent’anni in politica, ho una credibilità professionale e politica».

Il derby Emiliano-Decaro

Labianca si accomoderà tra i banchi del centrosinistra. E rinfoltirà la pattuglia di consiglieri metropolitani vicini a Michele Emiliano. Il governatore, infatti, ha confermato il proprio peso a Bari e provincia facendo eleggere sei fedelissimi tra le liste “In circolo” e “Città insieme”, tanti quanti il suo “delfino” Antonio Decaro. Insomma, il “sorpasso” di quest’ultimo ai danni del suo “pigmalione” non è ancora avvenuto.

Il retroscena

Anzi, Decaro ha dovuto fare i conti con uno smacco non da poco. Luciana Laera, ex sindaca di Putignano, si è classificata come prima dei non eletti nella lista “Città insieme”. I beninformati vogliono che sia stato proprio Decaro, ispiratore della compagine “In circolo”, a piazzare la sua fedelissima nella seconda formazione con l’obiettivo di pescare voti da una parte e dall’altra. La strategia, però, si è rivelata fallimentare. Ma i retroscena non sono finiti. Nel centrosinistra avrebbe generato malumori il post su Facebook in cui il consigliere regionale Saverio Tammacco avrebbe ammesso di aver ricevuto da Decaro l’invito «a proporre un candidato di spessore» per la lista “Città insieme”, ancora una volta quella non ufficialmente sostenuta dai fedelissimi dell’ex sindaco di Bari. In questo secondo caso, almeno, la strategia ha funzionato: in Consiglio metropolitano è stata eletta la molfettese Annalisa Petruzzelli.

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