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Nuovo ospedale di Andria, dopo la rettifica i numeri tornano

C’è chi esulta e chi parla di pericolo scampato, perché, sulle carte, e sono quelle contano, i numeri non tornavano. La Giunta regionale pugliese ha proceduto all’approvazione definitiva del Regolamento regionale con l’aggiornamento della rete ospedaliera, ma non prima di avere modificato e integrato la deliberazione numero 1.119 del 31 luglio scorso, con le dotazioni…

C’è chi esulta e chi parla di pericolo scampato, perché, sulle carte, e sono quelle contano, i numeri non tornavano. La Giunta regionale pugliese ha proceduto all’approvazione definitiva del Regolamento regionale con l’aggiornamento della rete ospedaliera, ma non prima di avere modificato e integrato la deliberazione numero 1.119 del 31 luglio scorso, con le dotazioni esatte, ovvero quelle che attribuiscono al nuovo ospedale di Andria, di secondo livello, 400 posti letto, confermando aspettative e previsioni originarie.

Il sindaco

Per Giovanna Bruno «le polemiche e l’incertezza generate nelle ultime ore sono state prontamente smorzate da atti chiari della Regione Puglia che conferma il suo preciso impegno per la realizzazione dell’Ospedale della Bat in territorio di Andria. La prima cittadina, inoltre, riferisce di avere ricevuto «buone notizie sull’avanzamento delle attività progettuali con i professionisti incaricati», dalla direzione generale della Asl Bt, aggiungendo che l’argomento sarà oggetto di approfondimento in occasione di un incontro, già fissato, a palazzo di città, con la direttrice Tiziana Di Matteo.

Le polemiche

Vi fa riferimento Bruno e sono quelle sollevate a fine settembre, quando era emerso che nella delibera regionale si parlava di 250 posti letto e non più di 400. A denunciare la discrasia erano stati l’europarlamentare Francesco Ventola, l’onorevole Mariangela Matera e la consigliera regionale Tonia Spina, di Fratelli d’Italia, i quali, alla luce della “rettifica”, dicono: «e se non ce ne fossimo accorti?».

Quando il cantiere?

E aggiungono da FdI: «ora è evidente che ciò che sulla carta viene parzialmente risarcito in termini sanitari deve trovare concretezza sul piano operativo, vale a dire che speriamo che la nuova progettualità diventi al più presto un cantiere». Archiviato il caso del nuovo ospedale di Andria, la questione diventa provinciale con la presunta perdita del dipartimento di Emergenza Urgenza (DEA) di secondo livello della Asl Bt, paventata dai consiglieri regionali Ruggiero Mennea (capogruppo di Azione) e Grazia Di Bari (M5s), la quale sul punto ha chiesto anche un’audizione. Si tratta, in realtà, di un equivoco, spiegano dalla direzione generale della Asl Bt. Sul punto è intervenuto anche il consigliere regionale Filippo Caracciolo (Pd), riferendo come il sesto Dea della regione sarà proprio quello del nuovo ospedale di Andria.

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