«Se volessimo dare un titolo a questa storia, sarebbe “promesse invecchiate male“». Lo afferma il capogruppo del Pd in commissione Bilancio alla Camera dei deputati, l’onorevole pugliese Ubaldo Pagano, in riferimento alla decisione del Governo di riallineare le accise sul diesel a quelle, più alte, della benzina.
Pagano fa riferimento a quanto affermato dalla premier Giorgia Meloni nel 2019 quando, in un video girato in una stazione di servizio, diceva: «Noi pretendiamo che le accise vengano progressivamente abolite».
Ora, sottolinea Pagano, «la realtà le presenta il conto»: e così, se «con la prima legge di bilancio [il Governo Meloni, ndr] ha eliminato il taglio voluto da Draghi» con la prossima manovra «si prepara addirittura ad alzare le accise, parificando quelle sul diesel a quelle sulla benzina», e quindi aumentandole. «È proprio vero, le bugie hanno le gambe corte e costano carissimo agli italiani», conclude il deputato del Partito democratico.
Il riallineamento delle accise affiora dal Piano strutturale di bilancio 2025-2029.
Le accise sono un’imposta fissa inclusa nel prezzo del carburante che si paga quando si fa rifornimento: quella sulla benzina è di circa 73 centesimi al litro, mentre quella sul diesel è di circa 62 centesimi.