La sanità pubblica lascia sempre più a desiderare. Lunghe liste d’attesa, affollamento ai pronto soccorso, carenza di personale negli ospedali, casi di violenza nei confronti del personale sanitario. Per affrontare le criticità più stringenti la segreteria provinciale del Partito democratico ha costituito la commissione tecnica sulla sanità che si prefigge di affrontare tali criticità con cognizione di causa e competenza. «Abbiamo già individuato alcune priorità che sono essenziali» ha annunciato Eugenio Tilli, medico coordinatore della commissione».
«Tra queste – continua Tilli- sicuramente le lunghe liste d’attesa che non permettono di tenere sotto controllo la propria salute nei tempi necessari. Visite specialistiche, ambulatoriali e esami strumentali che risultano poco tempestivi. Grave la situazione in cui versa il pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata unica struttura dove affluiscono non solo gli abitanti del capoluogo ma anche quelli della provincia con codici gialli e rossi e un oggettivo sovraccarico di lavoro».
La copertura finanziaria
Da qui la necessità, trovando la copertura finanziaria, per «aumentare il personale medico e sanitario – dice Tilli – giungere alla stabilizzazione di medici e infermieri che vivono nel precariato e l’aumento salariale per un lavoro che comporta rischi oggettivi. La commissione affronterà anche la delicata situazione ambientale «il nostro territorio fa registrare un alto tasso di tumori e linfomi – dice Tilli -soprattutto nell’età infantile colpita anche da patologie dello spettro autistico nettamente superiori alla media nazionale». Annamaria Moschetti, pediatra, offre la sua collaborazione relativamente ai problemi legati all’inquinamento ambientale e ai suoi effetti sulla popolazione soprattutto sui bambini. «Medici ospedalieri e di base, operatori del servizio sanitario e del cup sono i sedici componenti la commissione – spiega Luana Riso delegata sanità Pd – che affronteranno le criticità del settore per dare supporto tecnico ai rappresentanti istituzionali».