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Salento, in 30mila rischiano di rimanere senza un medico

Circa 30mila persone potrebbero restare senza un medico in provincia di Lecce. Lancia l’allarme il dottore Antonio Walter Marchetti, vicepresidente di Federfarma Puglia e responsabile delle farmacie rurali Regione Puglia. Uno scenario preoccupante che rischia di concretizzarsi a causa della chiusura degli ambulatori nei piccoli centri. Le petizioni A Frigole, marina di Lecce, circa 700…

Circa 30mila persone potrebbero restare senza un medico in provincia di Lecce. Lancia l’allarme il dottore Antonio Walter Marchetti, vicepresidente di Federfarma Puglia e responsabile delle farmacie rurali Regione Puglia. Uno scenario preoccupante che rischia di concretizzarsi a causa della chiusura degli ambulatori nei piccoli centri.

Le petizioni

A Frigole, marina di Lecce, circa 700 mutuati hanno dovuto seguire il loro medico nell’ambulatorio di Lecce dopo la chiusura dell’ambulatorio nella marina. Tutto questo, naturalmente, provoca forti disagi, soprattutto per le persone anziane e più fragili. Eclatante il caso di Collemeto, «dove non ci sono più medici perché si sono trasferiti tutti a Lecce», afferma Marchetti. Ambulatori sono stati chiusi anche nelle frazioni di Cerfignano, Cocumola, Santa Maria di Leuca, Lucugnano, Ruggiano e Giuliano. Si trovano in situazione di «parziale chiusura» gli ambulatori di Carpignano Salentino, Montesano Salentino e Spongano. A Santa Maria di Leuca, Giuliano, Ruggiano, Lucugnano sono in corso petizioni. Gli abitanti di questi centri sono costretti a spostarsi in altri comuni, a volte non facilmente raggiungibili. Tutto questo mette a rischio la sopravvivenza delle farmacie rurali, quelle dei comuni con meno di 5mila abitanti.

Le popolazioni fragili

«Il provvedimento regionale di consentire la scelta del medico anche fuori distretto ha creato ulteriore disagi, con cittadini che fanno scelte di medici che operano in ambulatori distanti 20-30 chilometri. Quindi di quale territorialità vogliamo parlare? Situazione che di fatto sottrae un monte ore alle popolazioni fragili, per incrementare quelli delle grandi città. Un pericoloso catalizzatore di ulteriore spopolamento dei piccoli centri, divenuti meno sicuri e sempre meno attrattivi. Le farmacie? Perdono clienti a causa della migrazione sanitaria che è anche economica e rischiano di chiudere», avvisa Marchetti.

Il diritto alla salute

«Il sindaco Salvatore Chiga di Ugento e quello di Andrano, Salvatore Musarò, sono due esempi di grande sensibilità e disponibilità. A Gemini e Castiglione si sono riaperti gli ambulatori. Anche la sindaca Adriana Poli Bortone e il consigliere Alessio Poso hanno attivato la direzione generale dell’Asl per la riapertura dell’ambulatorio di Frigole. Nessuno deve restare indietro, la politica dia un senso alle proprie esternazioni politico programmatiche. Il diritto alla salute lo si esercita ogni giorno, a difesa dei propri amministrati», conclude il vicepresidente di Federfarma Puglia.

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