Ai bimbi pugliesi non può essere somministrato gratuitamente un innovativo anticorpo monoclonale contro la bronchiolite causata dal virus respiratorio sinciziale (Vrs).
È quanto denuncia il consigliere regionale Fabiano Amati, presidente della commissione Bilancio e programmazione, riferendo di una lettera firmata dal direttore generale del Ministero della Salute, Americo Cicchetti, che «dice cose impossibili da credere», afferma.
Oltre che ai bimbi e ai neonati pugliesi, sottolinea il consigliere regionale, il farmaco non può essere somministrato gratuitamente neanche in Abruzzo, Molise, Campania, Calabria e Sicilia, «mentre può essere tranquillamente somministrato ai neonati e bambini di tutte le altre regioni».
Amati afferma che per il ministero «i bambini pugliesi possono essere condannati alla terapia intensiva e pure alla morte, come ogni anno purtroppo accade, mentre i bambini lombardi possono essere salvati dal virus».
Il motivo, secondo il presidente della commissione consiliare Bilancio, è che «i neonati di sei regioni italiane, compresa la Puglia, hanno la sfortuna di nascere in regioni sotto piano di rientro dal disavanzo sanitario. Un’assurdità solo a pensarla, ma impressionante a vederla scritta su carta intestata del Ministero», sottolinea.
La Puglia, ricorda però Amati, ha approvato qualche mese fa «una legge regionale che prevede la somministrazione gratuita dell’anticorpo monoclonale, per cui qualsiasi dirigente regionale o direttore generale Asl che dovesse disattenderla sarà da me denunciato».