Con l’anno scolastico ormai iniziato, sempre più istituti pretendono l’acquisto di dispositivi tecnologici come i tablet, costringendo spesso le famiglie a ricorrere al credito al consumo per sostenere la spesa.
I costi
Spesso la spesa media per uno di questi dispositivi arriva ad aggirarsi anche fino a 800 euro. Un aggravio che si aggiunge al circa 10% in più registrato per l’acquisto di libri e materiale scolastico.
Molto spesso, infatti, le scuole “suggeriscono” ai genitori di procurarsi determinati dispositivi, come gli Ipad, per consentire l’utilizzo di determinati programmi dedicati alla didattica che potrebbero invece non funzionare correttamente su macchine di diversa marca. A questo si aggiunge anche l’impossibilità di ammortizzare le spese utilizzando il tablet in questione per altri scopi. Il dispositivo configurato solo per l’attività didattica non può essere successivamente impiegato se non dopo essere stato sbloccato da un tecnico specializzato.
Inoltre, molto spesso questi supporti digitali non sostituiscono i classici libri di testo, ma si vanno ad aggiungere alla spesa già ingente. Le famiglie più penalizzate, dunque, sono quelle monoreddito o con più figli. Alcune scuole contribuiscono all’acquisto dei dispositivi da parte dei nuclei più disagiati, altre invece comprano un certo numero di tablet per darli in comodato d’uso, altrove non c’è nessuna forma di sostegno. Il risultato è che sempre più spesso le famiglie si rivolgono a forme di finanziamento per sostenere la spesa.