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Pnrr e Comuni, Decaro: «Troppi aumenti, ma non si può risparmiare su tutto»

«Tutto è aumentato, abbiamo difficoltà anche a trovare ditte disponibili. Come sindaci abbiamo imparato a risparmiare, ci possiamo anche adeguare, ma non si può risparmiare su tutto. È necessario un fondo specifico per il Pnrr, il ministro Franco ha detto che ci sono 7 miliardi a disposizione». Queste le parole del sindaco di Bari, in…

«Tutto è aumentato, abbiamo difficoltà anche a trovare ditte disponibili. Come sindaci abbiamo imparato a risparmiare, ci possiamo anche adeguare, ma non si può risparmiare su tutto. È necessario un fondo specifico per il Pnrr, il ministro Franco ha detto che ci sono 7 miliardi a disposizione». Queste le parole del sindaco di Bari, in veste di presidente dell’Anci, Antonio Decaro, ospite ieri all’evento romano organizzato dalla stessa Anci “Missione Italia”. Decaro ha inoltre chiesto di specificare una quota ad hoc per i Comuni e, ha aggiunto: «pensiamo a dei margini di incrementi anche del 20%. Già nel 2022 abbiamo bisogno di risorse».

Poi, il presidente Anci è passato a parlare dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza: «Stiamo lavorando – ha detto – affinché vi sia un fondo dedicato ai Comuni che funga da cuscinetto per i finanziamenti Pnrr che subiscono rincari dei quadri economici. La norma contenuta nel decreto legge 50 in fase di conversione è la strada utile, purchè – ha sottolineato – sia definita una quota specifica dedicata ai Comuni, per cui l’Anci ha già chiesto 500 milioni per il 2022. Sul tavolo c’è l’ipotesi di garantire un margine di aumento del 20% sui progetti sui quali sarà verificato un aumento dei prezzi. E soprattutto sarà importante arrivare pronti quando sarà il momento della pubblicazione delle gare, tra la fine di quest’anno e i primi sei mesi del 2023. Su questo punto – ha continuato – abbiamo già avuto ampia disponibilità dal ministro dell’Economia durante questa mattinata».

«Mentre lavoravamo al Pnrr il mondo intorno a noi non si è fermato, sono cambiate circostanze e scenari, il Pnrr non è sotto una campana – ha detto ancora Decaro sottolineando come il Pnrr non può essere cambiato -. Sento dire che il Pnrr deve essere riscritto, che gli obiettivi che ci siamo dati sono cambiati. Ci sono risorse assegnate, gare, impegni politici, come facciamo a rimettere in discussione tutto? Le decisioni sono state prese e sono decisioni giuste. Avevamo detto che entro giugno 2022 tutti i finanziamenti dovevano essere assegnati. E siamo arrivati puntuali. Abbiamo lavorato fianco a fianco con i Ministeri e con il Parlamento, che ha recepito molte delle nostre istanze. Siamo all’inizio del percorso. Adesso occorre passare alla fase successiva, mettere mano a diversi aspetti, in modo che questo piano si trasformi in progetti concreti e utili per i cittadini. Non si possono fermare processi avviati – ha infine concluso -, né bloccare i flussi di risorse già assegnate. Insomma, noi chiediamo che la campagna elettorale che ci apprestiamo a vivere non arresti il processo di crescita e di modernizzazione del Paese che vede nel Pnrr uno dei suoi maggiori alleati».

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