Esattamente 32 anni fa e tre giorni, il 2 settembre del 1992, la Fidelis Andria per contenere tutte le richieste dei tifosi della città federiciana, ma anche i tantissimi ‘Juventus club’ ebbe in concessione l’utilizzo per la partita con la ‘Vecchia Signora’ l’utilizzo dello stadio San Nicola. La Fidelis che in quegli anni ha scritto la pagine di storia sportiva probabilmente tra le più belle di sempre, era reduce dalla vittoria di un campionato dell’allora serie C1 oggi rinominata Lega Pro. Prima che giocatori, addetti ai lavori che hanno seguito le cronache sportive di quella squadra raccontavano di grandi uomi oltre che calciatori che poi hanno compiuto carriere tra serie A e B o divenuto dirigenti di successo. Tra questi abbiamo raccolto i ricordi di due tra i protagonisti di quel miracolo andriese, l’allora diesse Guido Angelozzi che da anni ricopre il ruolo di direttore dell’area tecnica e operativa del Frosinone e l’ex calciatore, esperto di settore giovanili e direttore, Roberto Ripa. I due che hanno ricordato dei flash di quella magica sera, sono anche accomunati in periodi diversi di aver fatto parte del Bari. Ripa, ha fatto parte del Bari dal 1995 al 1998 (fortemente voluto da mister Materazzi) mentre Angelozzi nelle vesti di diesse da maggio 2010 a giugno 2014.
Il parere del direttore
Il ricordo del direttore dei miracoli (dal 94’ al 99’): «Serata memorabile, in uno stadio da 60mila spettatori, contro una Juve piena di campioni da Vialli, Roberto Baggio, Platt, giusto per citarne tre. Se ho potuto passare quella bella serata e quel campionato devo ringraziare la famiglia Fuzio che mi ha dato la possibilità di lavorare per la Fidelis ad Andria, è stato un anno indimenticabile».
Ripa, difensore goleador
Roberto Ripa con la Fidelis ha segnato 12 reti in 108 presenze, dal 91’ al 94’, e il Museo Storico della Fidelis Andria, proprio nella ricorrenza dei 32 anni, ha inserito sulla propria pagina degli scatti suggestivi di quella serata. Ripa ci ha detto: «Ricordo ancora tutto, dall’arrivo a Bari, al tunnel che poi avrei fatto qualche anno dopo da giocatore del Bari a quella serata dove uscimmo a testa alta, pareggiando il gol Roby Baggio al 90esimo. Nel mio libro ricordo anche l’esperienza andriese, una piazza bellissima».