Un nuovo tentativo di introdurre telefonini e droga nel carcere di Foggia è stato sventato da un agente di polizia penitenziaria che ha intercettato un drone che stava facendo cadere un pacco nel muro di cinta dell’istituto penitenziario.
Ne dà notizia il Sindacato autonomo di polizia penitenziaria (Sappe), spiegando che è stato lanciato immediatamente l’allarme e alcuni poliziotti si sono diretti sul posto dove era caduto il pacco: all’interno c’era sostanza stupefacente, un caricabatterie per cellulari e altro materiale.
Il segretario nazionale del Sappe, Federico Pilagatti, sottolinea che «da mesi se non anni viene denunciato questo fenomeno e ci chiediamo come mai lo Stato non intervenga nonostante sia noto l’utilizzo di telefonini e droni da parte della delinquenza che continua a fare affari e commissionare reati dall’interno delle proprie celle».
Il sindacalista invita i parlamentari «che in questo torrido periodo hanno visitato le nostre carceri, Foggia compresa, ad impegnarsi seriamente affinché la situazione per poliziotti e detenuti possa cambiare».