La nave Garibaldi, il primo incrociatore portaerei della Marina militare italiana, dopo 40 anni di servizio, dal prossimo primo ottobre sarà collocata in “ridotta tabella di disponibilità” e successivamente in disarmo.
La nave potrebbe quindi essere trasformata in un museo e da più parti arriva l’appello affinché sia realizzato a Taranto, città a cui la storia della Garibaldi è legata grazie alla base della Marina militare dove è di stanza quando non è in missione.
«Nel corso del Governo Conte II lo Stato maggiore aveva promesso la creazione di un museo navale a Taranto, sfruttando gli spazi della nave Garibaldi ormai in dismissione entro fine anno», ricorda il senatore tarantino Mario Turco, vicepresidente del Movimento 5 stelle e coordinatore del Comitato Economia, Lavoro e Impresa.
Pare, però, che i vertici della Marina militare stiano «pensando di attuare tale progetto nel porto di Genova. Se ciò dovesse verificarsi, non rappresenterebbe altro che un ennesimo scippo al Sud e al capoluogo ionico in barba agli impegni precedentemente assunti», afferma Turco.
Taranto, aggiunge il senatore pentastellato, «è una città che ospita da sempre le basi della Marina militare, ha sacrificato importanti aree del suo territorio ed è giusto che adesso sia messa nelle condizioni di valorizzare la sua storia marittima e militare anche attraverso un polo museale navale ospitato dalla portaerei. Un’infrastruttura che, combinata al Mosa, non potrebbe che accrescere le opportunità turistiche della città delle due mari».
Turco fa appello agli altri parlamentari del territorio e alle istituzioni locali «affinché si faccia fronte comune davanti a questo ennesimo impegno tradito».