L’ex presidente della provincia di Lecce, Antonio Gabellone, nell’ottobre del 2018 definiva il trasferimento degli uffici della Rai da Villa Mellone al terzo piano del palazzo dei Celestini, nel cuore di Lecce, «una occasione di offrire prestigio e visibilità a tutto il Salento, portando nelle case degli italiani, ogni giorno, la provincia». Sei anni dopo però, i fatti sembrano raccontare altro. Ottomila euro annui, questa la cifra del fitto “simbolico” che la Rai paga alla provincia, per l’utilizzo di tre vani più gli spazi comuni. Numero dipendenti: uno.
Lo spreco pubblico
Un totale di 48 mila euro – di soldi pubblici – in sei anni, per un solo corrispondente sul territorio. Uno spazio utilizzato a singhiozzo, che nonostante le promesse e le buone intenzioni, continua a raccontare di soldi pubblici male utilizzati e di una copertura territoriale e di forza lavoro insufficiente, per una terra densa, con una sua specificità geografica, iper affollata nel periodo estivo.
Torna a parlare Palese
Dopo il botta e risposta dei giorni scorsi tra il segretario del neonato sindacato “Unirai”, Francesco Palese, e la sindaca della città di Lecce, Adriana Poli Bortone, il giornalista parlamentare è tornato a dire la sua: «Parliamo di soldi pubblici, soldi di tutti noi che potrebbero essere sfruttati meglio, come le risorse umane, chiaramente insufficienti. L’attivismo della politica dei giorni scorsi dimostra che il tema è reale. Molto sentito da parte dei cittadini di una terra che conta quasi due milioni di abitanti, considerando le province di Lecce, Brindisi e Taranto che formano il “grande” Salento. Naturalmente non è un discorso di campanilismo, riguarda anche altre zone d’Italia. La Rai può e deve sicuramente migliorare la sua presenza sui territori». Palese si è inoltre impegnato a effettuare un sopralluogo della sede di palazzo dei Celestini nei prossimi giorni.
Il futuro della sede
Il contratto tra Rai e Provincia per questi locali, ormai da sei anni sottoutilizzati, scadrà ad ottobre. Ancora nell’incertezza il rinnovo, per quanto Stefano Minerva, attuale presidente della provincia, ha tenuto a precisare: «Per noi c’è la disponibilità a rinnovare l’accordo».