Un uomo di appena 42 anni è morto nel reparto di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale di Casarano a causa di un’emorragia cerebrale.
L’uomo aveva dichiarato in vita il consenso alla donazione di organi e tessuti e, accertato il decesso, sono stati prelevati cuore, cornee, reni e fegato.
Il prelievo ha impegnato gli operatori del reparto di Anestesia e Rianimazione, diretto dal dottor Salvatore Rao, col supporto del dottor Giancarlo Negro, di medici di diverse discipline e della direzione medica dell’ospedale di Casarano.
«Decidere di donare gli organi quando si è ancora in vita, come aveva fatto questo giovane uomo, è una scelta di civiltà, che dona vita e speranza ad altre persone», commenta il direttore generale dell’Asl Lecce Stefano Rossi.
Decidere di donare gli organi «all’atto di emissione della carta di identità, comunicarlo all’Asl o alle associazioni di settore – aggiunge -, solleva i propri cari dal compito di assumere repentinamente decisioni delicate in occasione di un evento traumatico e doloroso. Io quel consenso l’ho dato e mi auguro che siano sempre di più i cittadini e le cittadine nella nostra provincia ad assumere questa decisione di grande umanità», conclude.