«Nessuna nuova assunzione è prevista nel settore della comunicazione. I bandi, che si ripetono negli anni per i servizi tecnici di supporto (pubblicati e perciò patrimonio di conoscenza di tutti, come tutto ciò che viene svolto dall’azienda sul tema) si riferiscono a servizi specialistici, che saranno di supporto alle attività di comunicazione». È quanto chiarisce l’Acquedotto pugliese (Aqp) in riferimento alla nota del gruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale della Puglia secondo il quale «l’Aqp sta per trasformarsi in una grande network multimediale da far concorrenza alle tv, ai giornali e ai siti di informazione e promozione» per la pubblicazione di «due bandi, uno da 500mila euro e uno da 160mila, per un anno, per appaltare all’esterno un telegiornale, un giornale, un sito».
Acquedotto pugliese precisa che «i bandi citati, in linea con quanto già fatto in passato, sono funzionali a un Acquedotto sempre più aperto e inclusivo, patrimonio di tutti». Dall’azienda sottolineano che «Aqp è stata la prima tra le utility a dotarsi di una web tv e nel farlo ha realizzato un tg in edizione Lis, con l’intento di promuove la piena partecipazione delle persone sorde alla vita collettiva e di rimuovere le barriere della comunicazione».
Dall’Acquedotto, ricordando la certificazione Bic – Best in media communication – ottenuta per il terzo anno consecutivo, evidenziano che «la natura pubblica del servizio impone il dovere di operare in piena trasparenza, favorendo la massima partecipazione alla gestione. Informare i cittadini delle attività e dei progetti, condividere con loro la visione dell’acqua, renderli partecipi e consapevoli, rappresenta un dovere per chi incarna una storia centenaria legata all’acqua pubblica».
Aqp, si legge in una nota, «opera con correttezza e agisce nell’esclusivo interesse dei cittadini e delle comunità servite. Anche la politica dovrebbe farlo, con spirito istituzionale, ricordando che l’Acquedotto è un bene della Puglia e dei pugliesi, sostenendolo affinché continui ad essere quel punto di riferimento ed esempio di eccellenza nella gestione dei sistemi idrici complessi. Chiediamo che di questo la politica si occupi, del futuro dell’acqua e del suo servizio».