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Calcio, Usd Corato: si affacciano gli imprenditori. Pronti a investire 400 mila euro

Ancora cinque giorni per sperare di mantenere la categoria, poi nella peggiore delle ipotesi si ripartirà dalla prima categoria. L’Usd Corato ha pre registrato la propria matricola al campionato di Eccellenza 2024-2025. A spingere i dirigenti dimissionari a continuare a mantenere in vita il progetto è l’interessamento di una cordata di imprenditori, andriesi e coratini,…

Ancora cinque giorni per sperare di mantenere la categoria, poi nella peggiore delle ipotesi si ripartirà dalla prima categoria. L’Usd Corato ha pre registrato la propria matricola al campionato di Eccellenza 2024-2025. A spingere i dirigenti dimissionari a continuare a mantenere in vita il progetto è l’interessamento di una cordata di imprenditori, andriesi e coratini, del settore alimentare e non solo, rappresentati dall’avvocato Cristoforo Diaferia, manifestato durante due incontri che la società ha avuto col sindaco di Corato, Corrado de Benedettis, e il presidente regionale della Lega Nazionale Dilettanti, Vito Roberto Tisci.


La trattativa


La loro intenzione è quella di salvare il titolo, mantenendo la presenza della società in città. «Abbiamo ancora una settimana di tempo circa, fino al 31 luglio, per mantenere in vita l’Usd Corato – ha spiegato Luigi Mazzillo, responsabile dell’are marketing della squadra neroverde – eravamo alla ricerca di qualcuno che potesse “accollarsi” le spese di gestione del club e quel qualcuno sembra essersi presentato». C’è ancora massimo riserbo sull’identità degli imprenditori «Anche noi non sappiamo chi siano, l’unica informazione trapelata è che alcuni di loro non sono nuovi al mondo del calcio, avendo avuto già altre esperienze». La trattiva si è concentrata sulla situazione creditoria e debitoria del club: gli investitori sono pronti a investire 350-400 mila euro, a patto che i debiti siano saldati dai dirigenti uscenti. Inoltre hanno chiesto a Nico Como, ex direttore sportivo della società, di ritornare in società. Al momento però non c’è stato alcun tipo di impegno formale «almeno non prima di conoscere le condizioni di lavoro» ci ha tenuto a specificare. Stando a quanto ci ha detto l’ex direttore dell’area sportiva, servirebbero intorno ai 250mila euro per costruire e mantenere una squadra che punti alla salvezza. Questi costi poi possono arrivare persino al milione di euro per una formazione che punti alla promozione. Ora, con la partenza di numerosi giocatori verso altre squadre servirebbe una rifondazione totale della squadra. Oggi le parti si rincontreranno per definire i dettagli, sperando in una rapida risoluzione delle divergenze.

L’ipotesi peggiore


«Nel caso anche questa possibilità non si concretizzi – specifica Mazzillo – ripartiremo dalla prima categoria come è capitato al Vieste nel 2022. Prenderemo in carico la squadra, ma verrà realizzata con un budget piuttosto limitato». Era stata proprio questa la causa per cui lo scorso 20 aprile, alle ultime battute di un campionato conclusosi con una salvezza miracolo del Corato, i dirigenti avevano rassegnato le dimissioni perché non erano più in grado di sostenere i costi di mantenimento della rosa e, in un disperato tentativo di richiamare l’attenzione di uno dei tanti ricchi imprenditori della zona, ne avevano fatto un pubblico annuncio. Il Corato era orfano della perdita di una figura di riferimento come il presidente Maldera.

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