Tre è il numero perfetto. La pensano così molte culture e allora prendendo per buono quanto affermava anche Dante Alighieri nella sua Divina Commedia, la Puglia dell’atletica leggera si presenta a Parigi con un tridente di grandissimo spessore sulla marcia 20 chilometri. Regina e re delle Olimpiadi giapponesi del 2021 saranno al loro posto per difendere il trono conquistato tre anni fa. Due ori fantastici per Antonella Palmisano e Massimo Stano, che fecero strabuzzare gli occhi. Con loro anche l’andriese Francesco Fortunato, laureatosi campione del mondo nella staffetta mista di aprile.
Bissare Tokyo
Mottola e tutta la provincia di Taranto sono pronti a sostenere a distanza la loro marciatrice, il cui palmares la rende ricca di trionfi come pochi. Poco meno di cinquanta giorni fa, era il 7 giugno, l’atleta delle fiamme gialle ha trionfato ai piedi del Colosseo nella 20 chilometri degli Europei. Una gara straordinaria, con un incedere elegante e senza doversi preoccupare di alcuna rivale. Nessuna titubanza, il che fa ben sperare anche per Parigi non solo nel podio, ma anche nella riconquista del metallo più prezioso. Il tempo impiegato per la passerella nella Capitale è di 1’28”09, 26 secondi meno della milanese Valentina Trapletti. Alla fine della gara ha detto: «In controllo sin dal primo metro, come volevamo». Quel verbo al plurale alla fine del virgolettato ha un riferimento più allargato. Infatti il suo allenatore è il marito Lorenzo Dessi e assieme hanno costituito una coppia formidabile non solo nella vita privata. L’appuntamento è fissato al primo agosto, giornata inaugurale dell’atletica leggera, alle 9.30. Esattamente due ore prima saranno protagonisti gli altri portabandiera pugliesi: Stano e Fortunato. C’è attesa per entrambi e per motivi diversi.
Dimenticare l’infortunio
Il primo è reduce da un brutto infortunio vissuto ad Antalya in Turchia, dove lo scorso 21 aprile era in palio il titolo mondiale di staffetta mista, la nuova specialità della marcia e al debutto alle Olimpiadi. In sintesi su un percorso dalla lunghezza di 42195 chilometri, quanto la classica maratona, si alternano un uomo e una donna. Il primo tratto è di 12.195 chilometri, i restanti di 10. Ai nastri di partenza turchi, l’atleta di Palo del Colle ha preso il via in coppia con Palmisano, ma a pochi chilometri dall’avvio ha calpestato una bottiglietta lanciata da un avversario facendosi male. Stringe i denti arrivando a concludere la prima parte della sua gara. A quel punto tocca marciare a Palmisano, che porta a termine una bella rimonta. Stano non se la sente di tornare su strada, soprattutto per non peggiorare una situazione. La gara è comunque favorevole ai colori azzurri, perché a mettere l’oro al collo è la coppia composta da Fortunato, nativo di Andria, e Trapletti.
Voglia di stupire
Alla voglia di rivalsa di Stano, dunque, si affianca il naturale bisogno di Fortunato di continuare a spingere per confermarsi ai vertici mondiali. I due, con Palmisano, possono arrivare sul podio e fare felici sé stessi, le proprie comunità, la Puglia e l’Italia intera. Dalle prestazioni che i tre offriranno nelle rispettive 20 km scaturirà la decisione finale del commissario tecnico Antonio Latorre sulla coppia che dovrà partecipare alla staffetta mista del 7 agosto. Il responsabile tecnico della squadra azzurra può potrebbe confermare i vincitori di Antalya, Fortunato e Trapletti, oppure puntare su Stano e Palmisano o addirittura mischiare le carte. Il punto fermo sembrerebbe Palmisano, il dubbio è tra chi dovrà avvicendarsi.