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Banca popolare di Bari: «Niente ristori dal fondo pubblico». E Mcc incontra gli azionisti

La Banca Popolare di Bari «non prevede esuberi ma, anzi, prevede 100 nuove assunzioni di profili specializzati». Lo ha messo in chiaro la sottosegretaria all'Economia, Cecilia Guerra, citando, in particolare, il piano industriale 2022 - 2024. La sottosegretaria è intervenuta sulle prospettive dell'istituto del gruppo Mcc rispondendo a un’interrogazione del gruppo Misto in commissione Finanze…

La Banca Popolare di Bari «non prevede esuberi ma, anzi, prevede 100 nuove assunzioni di profili specializzati». Lo ha messo in chiaro la sottosegretaria all’Economia, Cecilia Guerra, citando, in particolare, il piano industriale 2022 – 2024. La sottosegretaria è intervenuta sulle prospettive dell’istituto del gruppo Mcc rispondendo a un’interrogazione del gruppo Misto in commissione Finanze alla Camera. E se non bastasse, ha precisato, non sono previste «chiusure di filiali, ma mira a ridurre i costi tramite un efficientamento delle spese amministrative e delle strutture interne».

Ed ha negato la possibilità di ristoro per risarcire i titolari di azioni, che attualmente valgono nulla. «L’ipotesi di un fondo, alimentato da risorse pubbliche, che intervenga in luogo di una società operante sul mercato ed emittente di strumenti finanziari, quale è Banca popolare di Bari, per risarcire i risparmiatori a fronte di responsabilità per danno ingiusto che fossero accertate in campo a detto soggetto emittente, configurerebbe un’ipotesi di aiuto di Stato», ha illustrato in una risposta ad un’interrogazione presentata alla Camera. Nella risposta al quesito sull’impegno assunto dal governo a «valutare la possibilità di istituire presso il ministero dell’Economia un fondo destinato al ristoro dei risparmiatori», si spiega che la valutazione arriva in seguito alle valutazioni delle competenti strutture del Mef. «Tale ipotesi – si legge – sarebbe incompatibile con la normativa europea, vanificando così il percorso di rilancio della Banca fin qui compiuto e le prospettive future della banca». Non a caso, si chiarisce, una banca che risulti beneficiaria di aiuti di Stato «deve essere posta in risoluzione in base al quadro normativo europeo».

E intanto, a Bari si muove qualcosa. Questa mattina alle 11.30 l’amministratore delegato di Mediocredito Centrale, Bernardo Mattarella, incontrerà una delegazione del Comitato indipendente azionisti, che si erano dichiarati particolarmente preoccupati della situazione. La disponibilità dell’ad è stata manifestata in una lettera inviata al presidente del Comitato. Sono infatti centinaia i titolari di azioni acquistate con i risparmi di una vita, che oggi si ritrovano con carta straccia, dopo che i titoli sono stati valutati praticamente pari a zero.

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