Non è ottimista, ma da democristiano vede sempre una soluzione pur constatando che «sulle riforme non si può ragionare secondo la stagione politica in voga».
Sindaco Clemente Mastella favorevole o contrario all’autonomia?
«Molto contrario perché vuole solo accentuare le disuguaglianze, ma temo che alla fine lo scellerato progetto passerà».
In che senso?
«A mio avviso il referendum non raggiungerà il quorum richiesto perché la riforma è diventata solo tema ristretto a una certa parte della politica, sempre più distante dalle reali esigenze dei cittadini. Auspico massimo consenso, ma vedo solo un perenne scontro tra parti avverse».
Lo dice da rappresentante di un ente locale periferico?
«Il teorema uno vale uno ha distrutto la politica, svuotando il Parlamento dalla sua capacità di rappresentare le istanze locali con i parlamentari che recitano un ruolo, lasciando sguarniti i territori».
Un democristiano che non vede la salvezza?
«Sono un democristiano che fa politica sul territorio. Intravedo la salvezza nell’Anci che cerca di fare rete sui territori a tutela soprattutto del Sud. Temo però che l’addio di Decaro finirà per penalizzare il Mezzogiorno nel dibattito sullo sviluppo legato ai fondi Pnrr, dove l’Europa ci concederà al massimo una proroga a dicembre 2026».
Però il governo vi ha accontentato, togliendo l’abuso d’ufficio?
«Mah, spero che non sia il classico zuccherino per appesantire le nostre responsabilità con reati a maggiore profilo penale».
