L’incendio era spento ma il pericolo era ancora alto, e si è manifestato sotto forma di un grosso albero di quercia che, cadendo, ha ucciso il 66enne Mario Rutiglio, un dipendente dell’Agenzia regionale attività irrigue e forestali.
Il fatto
La tragedia è accaduta nella tarda serata di ieri, nel territorio di Ceglie Messapica, nel Brindisino. L’operaio, secondo le prime ricostruzioni, aveva preso parte alle operazioni di spegnimento di un incendio su un terreno nel Brindisino, tra Ceglie Messapica e Ostuni. A quanto si apprende, Rutiglio sarebbe stato colpito dal tronco di un albero, che non è chiaro se stesse tagliando per facilitare le operazioni di spegnimento del rogo insieme alle forze dell’ordine o se lo stesse mettendo in sicurezza. Sul posto sono intervenuti mezzi del 118 e forze dell’ordine. I carabinieri hanno acquisito le testimonianze dei colleghi dell’uomo, che hanno dato l’allarme, per ricostruire l’accaduto.
Il cordoglio di Emiliano
«Una tremenda notizia colpisce tutti noi della Regione Puglia. Un esperto operaio dell’antincendio regionale Arif Mario Rutiglio è morto nell’adempimento del suo dovere mentre stava bonificando un bosco dopo lo spegnimento dell’incendio di un bosco nel territorio di Ostuni’». Così il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, in un messaggio di cordoglio. «Un dolore lacerante reso ancora più forte dalle modalità dell’incidente – ha aggiunto – Mario è rimasto schiacciato da un grosso albero che stava ispezionando per metterlo in sicurezza. Queste le conseguenze della irresponsabile attività di chi per dolo o colpa grave scatena questi incendi senza rendersi conto dei rischi cui espone chi deve spegnarli. La nostra vicinanza affettuosa a tutti i suoi parenti e colleghi che in questo momento sono nel dolore e nella disperazione. Mario sarebbe andato in pensione tra non molto e per tutta la sua vita ha fatto il suo lavoro con coraggio e dedizione a salvaguardia del patrimonio boschivo della nostra comunità».