Per il pugliese, ed ex Bari, Castrovilli ha inizio una nuova sfida dopo il saluto ai viola: «La S.S. Lazio rende noto che Gaetano Castrovilli è un nuovo calciatore biancoceleste», la breve nota del club. Il centrocampista classe ’97, dal 2017 alla Fiorentina, è già a lavoro con la squadra del nuovo mister Baroni.
La carriera di Castrovilli
Il nonno, tifoso accanito del Bari, trasmette al nipote la passione per il calcio e a 9 anni, Gaetano mette per la prima volta gli scarpini da calcio e lascia la danza. La sua eleganza attira l’attenzione dei dirigenti del Minervino, suo paese natale, e dopo poco del settore giovanile del Bari.
A soli 10 anni, nonostante l’età minima per il convitto sia 14, viene ammesso nel settore giovanile biancorosso. Cento chilometri ogni giorno, tra andata e ritorno, da Minervino Murge a Bari, per inseguire il suo sogno. Un sogno che diventa realtà con Roberto Stellone, il primo allenatore a lanciarlo tra i grandi, e il primo contratto da professionista.
Arriva poi il corteggiamento della Fiorentina, che lo acquista battendo la concorrenza della Juventus. La sua carriera è in ascesa, ma non è sempre un cammino facile. Gli infortuni lo mettono a dura prova, soprattutto nei momenti più bui. Ma Gaetano non si arrende e, dopo un’ottima parentesi alla Cremonese, diventa grande con i viola. Ora è pronto per una nuova sfida: la maglia della Lazio, un trasferimento fortemente voluto per chiudere con un passato doloroso e aprirsi a un futuro pieno di rivincita.
Il saluto ai viola
«Ciao tifose e tifosi viola, è giunto il momento di salutarci e, personalmente, lo faccio con il cuore in gola. Firenze per me è stata la città di tanti momenti belli, nonostante gli ultimi due anni, nei quali ho dovuto attraversare momenti difficili – alle volte quasi più grandi di me – ma è anche grazie a voi se sono riuscito a superarli. Firenze è casa, la città che mi ha accolto e dove ho trovato e creato famiglia, il luogo in cui ho potuto conoscere persone eccezionali, dentro e fuori dal rettangolo di gioco.
Chi mi conosce sa quanto sia stato legato alla maglia viola e l’orgoglio provato per aver indossato la numero 10 che fu di Antognoni, nonostante – ahimè – non abbia potuto onorarla fino alla fine come volevo. Purtroppo come accade spesso nella vita, anche un calciatore è portato a fare scelte diverse da quelle che aveva immaginato ma questo non significa che non lascio un pezzo di cuore qui. Anzi. Concludo ringraziando la società, i miei compagni, gli staff tecnici e medici e tutti i mister che in questi cinque anni mi hanno fatto crescere come uomo, prima, e come professionista, poi.
Non mi dilungo di più, perché – mentre vi scrivo – le emozioni stanno cominciando a prendere il sopravvento. Arrivederci Firenze! Grazie Fiorentina! Grazie tifose e tifosi viola! Vi auguro il meglio, sempre», conclude Castro sui social.
