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Bari, il sindaco Leccese rilancia l’idea della Giunta ponte: c’è l’ok dei dem

Una giunta “ponte” per permettere all’amministrazione di adempiere a una serie di scadenze in attesa della nuova squadra di governo della città e poi l’attesa per la proclamazione degli eletti in consiglio comunale prima di sciogliere la riserva sui nomi. Sono i temi principali affrontati da Vito Leccese insieme alla delegazione del Partito democratico durante…
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Una giunta “ponte” per permettere all’amministrazione di adempiere a una serie di scadenze in attesa della nuova squadra di governo della città e poi l’attesa per la proclamazione degli eletti in consiglio comunale prima di sciogliere la riserva sui nomi. Sono i temi principali affrontati da Vito Leccese insieme alla delegazione del Partito democratico durante le consultazioni che sono proseguite nella giornata di ieri.

L’idea non è nuova ed è legata alle tempistiche burocratiche che potrebbero portare ad avere la nuova Giunta non prima della metà di agosto. «Abbiamo rinnovato il nostro pieno sostegno a Vito Leccese – ha spiegato il segretario cittadino del Pd Gianfranco Todaro – l’incontro di oggi è ancora in una fase interlocutoria. Per gli sviluppi occorrerà attendere la proclamazione del nuovo consiglio comunale che dovrebbe avvenire il prossimo 12 agosto».

Il confronto

Archiviato l’incontro con il Partito democratico, oggi Leccese riceverà il penalista Michele Laforgia, sostenuto dalle forze delle Convenzione per Bari 2024 sin dal primo turno e che, insieme a una piccola e qualificata delegazione definirà le priorità programmatiche e la divisione delle responsabilità di governo. Si tratta di un incontro molto atteso, dato che il perimetro della discussione entro il quale la Convenzione intende rivendicare spazio e dettare le regole della partita, forte del risultato elettorale raggiunto alle urne, è stato definito settimane fa. La sinistra, rappresentata dalla Convenzione e dal Movimento Cinque stelle, ha sfiorato il 22%, eleggendo, oltre a Laforgia, cinque consiglieri comunali e 10 consiglieri municipali. Da qui le “richieste” per Vito Leccese.

Dal rispetto del Patto per la legalità fortemente voluto dal Movimento 5 stelle e posto come condizione per sostenere Leccese al ballottaggio su una nuova e diversa «pesatura del rischio corruzione di tutte le strutture dirigenziali e di una effettiva e completa rotazione dei dirigenti e di tutti i ruoli apicali della macchina amministrativa», alle responsabilità di governo che «vanno condivise non solo per qualificare l’attività della Giunta ma anche il funzionamento delle assise, consiliare e municipali, e delle rispettive commissioni, e la conduzione delle aziende e negli Enti partecipati», aveva scritto il gruppo in una nota.

Le deleghe assessorili

Per la Convenzione, l’assetto delle deleghe assessorili dovrà corrispondere alle priorità programmatiche condivise e assicurare la forza e l’autonomia degli Assessori. Le priorità programmatiche, invece, dovranno affrontare i temi della Città policentrica e decentramento, Igiene urbana e decoro degli spazi urbani, Sicurezza sociale, sicurezza urbana e legalità, Territorio e clima, Contrasto alle Povertà e diseguaglianze, Emergenza abitativa, Pianificazione partecipata e PUG, Finanza locali e contrasto alle ingiustizie fiscali. In ballo resta anche il ruolo di presidente dell’assise cittadina che lo stesso Leccese ha offerto ufficialmente a Laforgia nel giorno della sua proclamazione ufficiale a sindaco di Bari.

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