Dal vivaio in Salento all’atelier fino alle passerelle nella Capitale per la Rome Fashion Show “Haute Couture 2024”, la due giorni di sfilate al Nazionale Spazio Eventi di Roma con nuovi stilisti e maison affermate. Rosa D’Urso di Donne Coldiretti Puglia, Mariafrancesca Serra, responsabile di Donne Coldiretti e la presidente di Terranostra Dominga Cotarella hanno proposto l’abito ideato e realizzato dalla stilista e florovivaista Angela Lomuto e sua figlia Martina Maiorano architetto paesaggista, traendo ispirazione dai fiori dell’azienda floricola a Nardò.
Il Made in Italy che si coltiva
«Esperienze che dimostrano come la riscoperta di alcune fibre e delle tinture naturali possono rappresentare un’occasione di sviluppo per le imprese agricole, ma anche un contributo al rilancio della moda», commenta la responsabile di Donne Coldiretti Mariafrancesca Serra. «“La moda come il cibo e dunque l’agricoltura, sono senza dubbio i due settori che meglio e più di tutti gli altri sono evocativi e rappresentativi del Made in Italy, certamente i più conosciuti, famosi, ammirati e imitati nel mondo. L’evento romano, inoltre, mette in evidenza proprio la tutela e la valorizzazione dell’autentico e “sostenibile” Made in Italy», aggiunge la presidente di Terranostra Dominga Cotarella.
Il design, un affare di famiglia
È ispirato ai fiori che coltivano nell’azienda floricola in Puglia Angela e Martina, l’abito che ha sfilato a Roma. Martina ha 33 anni, è architetto paesaggista, trasferisce la bellezza dei fiori in allestimenti e bouquet e nella realizzazione di giardini, terrazzi fioriti e in orti verticali e orizzontali. La mamma Angela, florovivaista e stilista, ha proposto, tra gli altri, l’abito floreale indossato a Parigi in una sfilata di haute couture e pubblicato sulla rivista di moda L’Officiel. Dalla sartoria al florovivaismo, una passione per i fiori a 360 gradi. L’azienda floricola è nata nel 1988 a Nardò nello scenario suggestivo del Salento in oltre 30 ettari con serre e spazi esterni.
Il concept
La giornata tipo di Marina è andare in serra accudire i fiori, preparare le piante e portarle al mercato Coldiretti di Lecce. Tutto questo è stato trasferito e raccontato con stoffa e colori. La presenza delle donne in agricoltura è cresciuta soprattutto nelle nuove attività di educazione alimentare ed ambientale con le scuole, gli agriasili, le fattorie didattiche, i percorsi rurali di pet-therapy, gli orti didattici, ma anche nell’agricoltura di precisione e a basso impatto ambientale fino nella presenza nei mercati di vendita diretta di Campagna Amica oltre che nell’agriturismo. Le donne che hanno scelto l’agricoltura dimostrano capacità di coniugare la sfida con il mercato e il rispetto dell’ambiente, la tutela della qualità della vita, l’attenzione al sociale, a contatto con la natura assieme alla valorizzazione dei prodotti tipici locali e della biodiversità.