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Brindisi Multiservizi, a rischio 150 lavoratori. I sindacati in sala giunta: «La politica si svegli»

I sindacati hanno occupato per qualche minuto la sala giunta di Palazzo di Città. Certo, un’occupazione ovviamente pacifica e simbolica, ma dal significato forte: quello di “svegliare” la politica locale sulla vertenza Brindisi Multiservizi, che rischia di travolgere circa 150 lavoratori. Il confronto col sindaco Dopo essersi incontrati a piazza Matteotti, le sigle sindacali Cobas,…
Dopo essersi incontrati in piazza Matteotti, lavoratori e sigle sindacali sono arrivati in comune per incontrare il sindaco Marchionna

I sindacati hanno occupato per qualche minuto la sala giunta di Palazzo di Città. Certo, un’occupazione ovviamente pacifica e simbolica, ma dal significato forte: quello di “svegliare” la politica locale sulla vertenza Brindisi Multiservizi, che rischia di travolgere circa 150 lavoratori.

Il confronto col sindaco

Dopo essersi incontrati a piazza Matteotti, le sigle sindacali Cobas, Cgil e Cisl e i lavoratori della Bms hanno avuto un breve confronto con il sindaco, Giuseppe Marchionna, il quale si è detto, ancora una volta, fiducioso sulla risoluzione del problema e che il piano industriale della partecipata verrà discusso nel consiglio comunale monotematico del 19 luglio (ed, eventualmente, continuerà il 22), indipendentemente dal varo della nuova giunta. «L’occupazione simbolica della sala giunta ha uno specifico significato – ha spiegato Roberto Aprile, segretario provinciale del Cobas – voler vedere risolta la crisi amministrativa, affinché il nuovo esecutivo abbia un chiaro indirizzo politico-istituzionale sulla Bms. Specifico che col sindaco non abbiamo alcun motivo di critica, perché si sta adoperando per risolvere la crisi e ci sta mettendo tutta la buona volontà, ma forse non basta».

Una questione politica

È chiaro, dunque, che la questione Multiservizi è strettamente legata ad un aspetto politico: «Questa crisi politica non dà garanzie e certezze alla società in house – ha dichiarato Antonio Macchia, segretario provinciale della Cgil – sulla Bms c’è bisogno di azioni concrete. Il piano industriale? Noi lo riteniamo debole. Inoltre, sarebbe dovuto partire a gennaio. Siamo a luglio e ancora non è stato approvato: i lavoratori rischiano di sprofondare nel baratro. È importante fare fronte unico». Per Antonio Baldassarre, segretario provinciale della Cisl, è arrivato il momento finale rispetto ad una vicenda che si trascina da anni: «La vertenza Bms non appartiene solo a questa amministrazione – ha evidenziato – ma oggi bisogna decidere e salvare la partecipata. Nel consiglio del 19 luglio si discuterà del piano industriale e speriamo ci sia una unità di intenti, tra maggioranza ed opposizione. È chiaro che ci saranno da affrontare alcuni sacrifici, però non ci tiriamo indietro e siamo pronti ad affrontare il futuro, sperando sia più roseo».

Le indiscrezioni

Secondo voci di corridoio che circolano a Palazzo di Città, nell’assise monotematica del 19 luglio alcuni consiglieri di maggioranza potrebbero non presentarsi, facendo così mancare il numero legale.

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