Era originaria di Molfetta la 50enne Vincenza Saracino, trovata morta in un casolare a Preganziol, in provincia di Treviso.
La donna sarebbe stata uccisa con due coltellate, una al collo e una alla mandibola.
Due giorni i familiari di Vincenza Saracino ne avevano denunciato la scomparsa alle forze dell’ordine: la 50enne si era allontanata dal luogo di lavoro, a Preganziol, ieri pomeriggio alle 17 con una city bike elettrica di colore azzurro con cestino e portapacchi di colore nero, facendo perdere le tracce.
L’ultimo avvistamento segnalato alle forze dell’ordine era stato nei pressi di un supermercato nella zona, laterale alla strada Terraglio.
La donna gestiva un sexy shop insieme al marito. Alcuni testimoni avrebbero riferito di averla vista prima in giro in bici e poi vicino a un supermercato.
I carabinieri hanno già sentito due volte il marito della 50enne, mentre si stanno analizzando i filmati della zona. Attorno all’edificio diroccato dove è stato trovato il cadavere c’è un ampio prato incolto.
Al momento non è certo che Vincenza Saracino sia stata uccisa all’interno del casolare e non si esclude che sia stata trascinata lì, lontana da occhi indiscreti, dopo essere stata ferita a morte. La sua bici è stata ritrovata poco distante dal casolare, all’esterno. Ora si attendono gli esiti dei rilievi della Scientifica e le ricerche in queste ore stanno proseguendo perché mancano all’appello alcuni effetti personali della donna che l’omicida potrebbe aver gettato nei paraggi e soprattutto l’arma del delitto.
Per il procuratore di Treviso, Marco Martani, «non sembra» essersi trattato di «una rapina, anche se è presto per definire il movente».
Si sta indagando sulla vita di Vincenza, che possedeva con il marito un sexy shop a Treviso, ma anche sulle sue conoscenze. Il cadavere è stato trovato in una fabbrica dismessa «dove comunque c’è un via vai di persone» anche se nulla era mai accaduto prima.