È spuntata ieri in settima Commissione l’astensione a sorpresa della consigliera Cinque Stelle Grazia di Bari al documento di economia e finanza della Regione Puglia, uno dei provvedimenti finanziari più importanti. Il segnale di un malessere interno al Movimento in procinto di rientrare in maggioranza, ma diviso sul da farsi ancor prima di rimettere piede nell’alleanza di governo. Non a caso la Di Bari, che due mesi fa lasciò lo strapuntino di consigliera delegata alla Cultura del presidente Michele Emiliano, oggi scalpita per una promozione. Vorrebbe ottenere i galloni di assessore, ma la strada è sbarrata da Viviana Matrangola, l’esterna indicata dal governatore all’indomani del mini-rimpasto legato agli scandali giudiziari e all’esclusione dei due assessori tecnici ad ambiente e sanità, Rocco Palese e Annagrazia Maraschio.
La faida
Ai ferri corti sarebbero anche i consiglieri grillini Rosa Barone e Crisitan Casili, la prima desiderosa di tornare alla poltrona del welfare, lasciata in caldo da Emiliano, e l’altro interessato a scavalcarla. Casili vorrebbe cedere alla Barone la postazione della vicepresidenza del Consiglio, in ossequio al principio della rotazione, e prendere lui il decimo assessorato rimasto vacante magari con delega all’Agricoltura. Tuttavia dal gruppo regionale gettano acqua sul fuoco. Non c’è alcuna resa dei conti interna, fanno sapere, considerando che il rientro in maggioranza seppur previsto al momento non è ancora definito. La sensazione è che alla fine il nome dell’assessore sarà deciso da un arbitro esterno, il presidente Giuseppe Conte.
Il mini-rimpasto
Nel frattempo il presidente Emiliano si accinge a ritoccare l’esecutivo per poi nominare i direttori di dipartimento prorogati fino al 15 luglio. Decisioni da prendere tassativamente entro quella data con un passaggio importante previsto oggi nel vertice di maggioranza con i partiti convocato in presidenza. Quasi scontata la nomina alla Sanità, al momento gestita ad interim da Emiliano, proposta al vicepresidente Raffaele Piemontese. Che sta riflettendo sul da farsi e in ogni caso annuncia: «Mi rimetterò alle scelte del presidente Emiliano». A cui finirebbe la delega al Bilancio gestita da Piemontese. In alternativa al suo posto c’è l’assessore Donato Pentassuglia. In quel caso la casella dell’agricoltura potrebbe finire al grillino Casili, se alla fine dovesse vincere il “derby” con Rosa Barone.