Morti bianche: sono quattro i morti sul lavoro, in Basilicata, nei primi cinque mesi del 2024. Ed è la Uil, su dati forniti dall’Inail a denunciare il peggioramento della situazione della sicurezza sul lavoro e della salute dei lavoratori stessi negli ultimi anni. Secondo lo studio, in cinque mesi in Basilicata ci sono stati 4 morti (2 nel posto di lavoro 2 in itinere) e le denunce per malattie professionali sono cresciute del 50 per cento. L’incremento delle malattie professionali in Basilicata sollecita particolare attenzione: nei primi cinque mesi del 2024 le denunce sono state 1657 (994 provincia di Potenza e 663 provincia di Matera) ed hanno interessato 1052 lavoratori e 606 lavoratrici.
I settori
I numeri cambiano a seconda del settore: al primo posto c’è chiaramente l’industria e i servizi, in questo comparto sono infatti nei primi sei mesi dell’anno ben 988 le denunce, a seguire c’è il settore del pubblico impiego 470 sono le segnalazioni e infine c’è il settore dell’agricoltura 199 sono le denunce. Le fasce d’età più colpite: 55-59 anni con 197 denunce e 50-54 anni con 193.
L’agricoltura
Il settore dell’agricoltura però è quello che paradossalmente più preoccupa anche perchè molto spesso, con il caporalato neanche avviene la denuncia sia di un incidente nei campi sia di una malattia, magari dovuta all’uso dei pesticidi. La Uil sta portando avanti da tempo la campagna, “Zero morti sul lavoro” che è parte integrante della campagna della Cgil e Cisl chiamata “Fermiamo le stragi”.