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Polemiche per l’opera incompiuta a Barletta, i consiglieri Diviccaro e Doronzo: «Quel sottovia non è accessibile»

A un giorno dalla riapertura al traffico di via Vittorio Veneto, dopo la chiusura per i lavori (non ancora conclusi) per la realizzazione del secondo fronte stazione Bari Nord, arriva la stoccata dei consiglieri comunali di “Coalizione Civica”, Michela Diviccaro e Carmine Doronzo, sulla non totale accessibilità della scalinata del sottopasso che collega via Veneto…

A un giorno dalla riapertura al traffico di via Vittorio Veneto, dopo la chiusura per i lavori (non ancora conclusi) per la realizzazione del secondo fronte stazione Bari Nord, arriva la stoccata dei consiglieri comunali di “Coalizione Civica”, Michela Diviccaro e Carmine Doronzo, sulla non totale accessibilità della scalinata del sottopasso che collega via Veneto al centro città e, altresì, le stazioni di Ferrotramviaria e di Rfi.

Le critiche

«Ci sono cittadini – affermano i due consiglieri – che dovranno attendere, se tutto va bene, altri 10 mesi. Sono le persone con disabilità, gli anziani con mobilità ridotta, i genitori con i passeggini». Una puntualizzazione arriva anche dal presidente del comitato di zona 167, Giuseppe Di Bari, il quale spera che dopo la riapertura del passaggio pedonale avvenga il «miracolo», come egli stesso lo definisce, del parcheggio interrato, per la cui realizzazione il sindaco Cosimo Cannito ha fatto sapere che è stato effettuato, l’altro ieri, un sopralluogo.

«Sarebbe straordinario – sostiene Di Bari – se, dopo l’ennesimo annuncio, riuscissimo a vedere non solo l’inizio, formalmente avvenuto il 4 settembre 2023, ma anche la fine dei lavori per il parcheggio». Inoltre, in occasione della riapertura, è stata avanzata una proposta.

L’intitolazione

È arrivata dagli avvocati Marcello Lanotte e Michele Cianci, rispettivamente presidente del consiglio comunale e presidente del comitato OAP, i quali chiedono al sindaco Cannito di intitolare il secondo fronte al barlettano Michele Corsini, una delle 23 vittime della strage ferroviaria del 12 luglio 2016. «Impegnato in attività sociali e di promozione del centro storico nonché tra i promotori di OAP, Corsini merita questo riconoscimento», dichiarano Cianci e Lanotte.

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