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Potenza, siglato il patto per i braccianti di pomodori utili alle industrie

L’accordo c’è per la raccolta del pomodoro da industria per quest’anno, in provincia di Potenza. Ieri c’è stata la firma dell'accordo che punta ad incentivare l'impiego di manodopera agricola, stabilire un sistema di premialità per operai agricoli e per facilitare le imprese a soddisfare le richieste degli acquirenti, nei tempi da essi dettati, di raccolta…

L’accordo c’è per la raccolta del pomodoro da industria per quest’anno, in provincia di Potenza. Ieri c’è stata la firma dell’accordo che punta ad incentivare l’impiego di manodopera agricola, stabilire un sistema di premialità per operai agricoli e per facilitare le imprese a soddisfare le richieste degli acquirenti, nei tempi da essi dettati, di raccolta di un prodotto facilmente deperibile.

L’accordo sul cottimo

«L’intesa, che copre il periodo che va dal 15 luglio al 15 ottobre prevede, tra le novità più importanti, un aumento a 5 euro per il cottimo misto e un richiamo all’ordinanza della Regione Basilicata che vieta il lavoro nella fascia oraria dalle ore 12.30 alle 16», afferma in un documento la Coldiretti Potenza.

I tempi

«Quest’anno la campagna di raccolta del pomodoro partirà in anticipo, rispetto allo scorso anno, a causa della mancanza di piogge», spiega il direttore provinciale di Potenza della Coldiretti, Maria Cerabona – abbiamo sottoscritto l’accordo per favorire l’attività dei nostri produttori e dei lavoratori». Fondamentale, per l’organizzazione agricola lucana, trovare anche una soluzione quanto all’accoglienza dei lavoratori stagionali nell’area Nord della Basilicata. «Auspichiamo che la situazione di disagio dei lavoratori determinata dalla chiusura del centro di accoglienza nell’ex tabacchificio di Palazzo San Gervasio – conclude Cerabona – possa essere subito risolta così come preannunciato dal Prefetto di Potenza in accordo con la Regione Basilicata». In realtà l’ente regionale ha pubblicato un avviso, rivolto agli enti del terzo settore, per la gestione di interventi per l’accoglienza e l’integrazione di cittadini extra-Ue. Cambia il modello di ospitalità per i braccianti, prevalentemente africani. Non più l’accoglienza nell’ex tabacchificio di Palazzo San Gervasio, in provincia di Potenza, come avvenuto negli anni scorsi, bensì una modalità diffusa su tutto il territorio interessato tramite l’utilizzo di appartamenti o di piccole strutture ricettive.

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