Alla fine, le tante proteste inoltrate dai sindacati di polizia penitenziaria e gli innumerevoli episodi di violenza e di introduzione illegale di materiali nelle carceri pugliesi hanno convinto il governo Meloni ad intervenire sul cronico problema dell’insufficienza del personale. Il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro ha annunciato l’assegnazione nelle case circondariali di tutta Italia di 1.704 nuovi agenti che sono diventati operativi con la conclusione del 183esimo corso allievi della polizia penitenziaria.
I rinforzi a Foggia
In particolare, nel carcere di Foggia, saranno quattro i poliziotti di fresca nomina che prenderanno servizio. «I nuovi agenti – ha commentato Delmastro – contribuiranno al miglioramento delle condizioni lavorative di chi vive il carcere. Un’iniezione di forze nuove che daranno sollievo agli istituti che soffrono le conseguenze di anni e anni di abbandono da parte dei governi precedenti».
«Le nuove assegnazioni – ha aggiunto il deputato foggiano di Fratelli d’Italia Giandonato Lasalandra – dimostrano tutta l’attenzione del governo Meloni per il nostro territorio. Ringrazio il sottosegretario Delmastro per quanto sta facendo per la polizia penitenziaria, continuerò a lavorare al suo fianco per il bene del nostro territorio».
La reazione delle sigle
Di tutt’altro tenore i commenti dei principali rappresentanti sindacali degli agenti di custodia. Molto critico il segretario regionale dell’Osapp Puglia Ruggiero Damato: «Sono interventi ridicoli – commenta – A cosa possono servire quattro agenti in un istituto in cui già c’è una lacuna in pianta organica di cento unità ed entro la fine di agosto andranno in pensione 14 colleghi? A Foggia, i poliziotti, che hanno un’età media di 55 anni, fanno servizi anche di 14, 20 e anche di 24 ore, accumulando anche 70 o 80 ore di straordinario al mese. In un penitenziario che ha fatto segnare rivolte, aggressioni e anche una evasione di massa? Ma ci prendono in giro? Il problema, poi, si moltiplica a livello regionale: in Puglia mancano in organico dai 900 ai 1200 agenti di custodia ed entro fine agosto 2025 ne andranno in pensione dai 600 ai 700. Al Ministero della Giustizia non hanno ben compreso la dimensione del problema». Più “morbido” Federico Pilagatti, segretario nazionale del Sappe: «Dobbiamo dare atto a questo governo per aver fatto i concorsi per assumere circa 7000 nuovi poliziotti, tra questo e il prossimo anno. Purtroppo non basteranno per far fronte ai pensionamenti e ai tagli dei passati governi di sinistra che hanno “regalato”, di fatto, le carceri ai detenuti».