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Composizione negoziata, De Nuccio: «Le piccole realtà supereranno meglio i debiti» – L’INTERVISTA

«Le novità del Codice della crisi di impresa sono molte, alcune estremamente tecniche, ma incideranno positivamente sulla vita di tutti i professionisti del settore», a spiegarlo è il professore di economia aziendale della Lum e presidente del consiglio nazionale dei commercialisti Elbano De Nuccio. Quali sono le novità più importanti del codice corretto? «Alcuni strumenti…

«Le novità del Codice della crisi di impresa sono molte, alcune estremamente tecniche, ma incideranno positivamente sulla vita di tutti i professionisti del settore», a spiegarlo è il professore di economia aziendale della Lum e presidente del consiglio nazionale dei commercialisti Elbano De Nuccio.

Quali sono le novità più importanti del codice corretto?

«Alcuni strumenti previsti dal correttivo miglioreranno di molto la loro efficacia. Due cose fondamentali: la modifica dell’articolo 25 e l’accordo transattivo nella composizione negoziata della crisi».

Come cambia l’articolo 25?

«Si modifica il meccanismo sulla quale si incardina la segnalazione dell’organo di controllo all’interno delle società di capitali, nell’ipotesi in cui ci sia una situazione di crisi o di insolvenza manifesta. Sul sistema di allerta, che permette di prevenire la crisi, nella vecchia formulazione non veniva indicato un termine preciso per l’organo di controllo che permetteva di considerare la segnalazione tempestiva. Questo è stato ora chiarito e individuato in 60 giorni dalla conoscenza dello stato di crisi. Altro aspetto fondamentale è il passaggio tra conoscenza e conoscibilità. La responsabilità prima si faceva decorrere secondo il principio per cui l’organo di controllo non poteva non sapere. Invece oggi è necessario, per poter agire nei suoi confronti, dimostrare che questo fosse a conoscenza dello stato di crisi e che abbia agito nei 60 giorni previsti per bloccare il comportamento in violazione dell’azienda».

E per quanto riguarda la composizione negoziata invece?

«Anche nello strumento della composizione negoziata è stato previsto l’accordo transattivo fiscale. Questo è stato introdotto nel correttivo e consente, grazie a una attestazione di un professionista indipendente sulla veridicità dei dati e con il controllo del Tribunale, si possa raggiungere un accordo che porti alla definizione a saldo e stralcio tra Agenzia delle entrate, Riscossione e imprenditore che ha una situazione di difficoltà. Questa previsione normativa agevola in maniera significativa la continuità del soggetto aziendale, perché molte delle nostre piccole e medie aziende sono esposte prevalentemente ai debiti nei confronti dell’erario, che sono una delle principali cause per cui l’impresa non riesce a risanare una situazione di crisi».

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