Chiuso il casting della panchina. Dopo una lunga e intensa fase di valutazioni, il Bari è pronto a mandare direttamente in nomination Moreno Longo. È il tecnico piemontese il prescelto per guidare i biancorossi a partire dalla prossima stagione.
Tavolo no stop
Che l’ex Como piacesse non c’erano dubbi. Il suo profilo era infatti da giorni nel lotto dei favoriti per la volata finale. Primo vero contatto giovedì sera: un timido approccio, giusto per sondare il terreno. Visti i presupposti positivi, ieri il dialogo è entrato decisamente nel vivo: Longo e i “plenipotenziari” del Bari hanno portato avanti un confronto, sfociato in una trattativa, con l’obiettivo di arrivare ad una totale convergenza su programmi e questioni economiche. Longo avrebbe ricevuto ampie garanzie sul piano tecnico e della progettualità. L’ex allenatore di Torino, Frosinone e Alessandria dopo aver messo sul tavolo con chiarezza le sue idee ha dato l’ok ed è in attesa di feedback. La palla dunque passa al Bari. C’è fiducia che il 48enne piemontese e la società guidata da De Laurentiis possano trovare la sintesi. Sul tavolo l’ipotesi è di un contratto biennale, con opzione per un’altra stagione. Lunedì dovrebbe essere il giorno della firma. Voci di corridoio parlano di un presidente entusiasta, forte dei contatti avuti con Longo già a febbraio, quando il tecnico piemontese venne sondato dopo l’esonero di Marino.
Voglia di rivalsa
È questo il comune denominatore del Bari e di Moreno Longo. Se da un lato i biancorossi escono da una stagione fallimentare, con una salvezza guadagnata all’ultimo respiro nei playout, dall’altro l’allenatore torinese è reduce dall’inspiegabile esonero incassato il 13 novembre scorso dal Como. Licenziamento avvenuto dopo la vittoria esterna contro l’Ascoli, con i lariani quinti in classifica, insieme alla Cremonese, a quota 22 punti, e con un gap dal secondo posto di sole cinque lunghezze. Sul curriculum professionale Longo vanta una promozione in serie A con il Frosinone, al termine del campionato di B 2017-2018. Successo anche nel segno di Raffaele Maiello, tra i protagonisti e goleador della finale playoff vinta contro il Palermo. Nel 2020 salvezza conquistata in A con il Torino, dopo essere subentrato in panchina a Mazzarri. Da ricordare anche l’esperienza nella stagione ’20-’21 in serie C con l’Alessandria, culminata con una storica promozione. In serie B Longo viaggia su una media di 1,3 punti a partita; su un totale di 166 gare il bilancio è di 53 vittorie, 61 pareggi e 52 sconfitte. Difesa blindata e organizzazione di gioco il mantra del classe ’76, particolarmente avvezzo alla difesa a 3. Ultimo modulo utilizzato al Como è il 3-4-2-1, stesso abito ai tempi del Frosinone; 3-5-2 all’Alessandria.
Incrocio con Di Cesare
Con la macchina del tempo bisogna tornare a 14 anni fa. Tutto accadde tra il 2010 e il 2013: mentre Longo iniziava la sua carriera da allenatore nelle giovanili del Torino, in prima squadra militava l’allora 27enne ex capitano del Bari. L’affondo su Longo è maturato dopo che il club biancorosso ha preso atto dell’impossibilità del ritorno in Puglia di Vincenzo Vivarini, bloccato a Catanzaro da questioni contrattuali. Battuti anche Sottil e Aquilani. Attenzione, quella di Longo non è affatto una seconda scelta. Tuttavia non è un mistero che il presidente Luigi De Laurentiis nutrisse il desiderio di riscrivere la storia insieme al tecnico abruzzese, per riscattare il triste epilogo della stagione di serie C 2019-2020, segnato dalla sconfitta nella finale playoff contro la Reggiana.